Politica

Coronavirus, in Abruzzo tutti i dipendenti della Regione in smart working

 L'Abruzzo è l'ente regionale che ha tutti dipendenti in smart working, seguita a stretto giro dalla regione Lazio con il 96,6%, ma percentuali alte riguardano anche la Lombardia (88,7%) e le Marche (83,5%) a fronte di una media del personale delle Regioni in lavoro agile del 68,5%. A rilevarlo è il Dipartimento della Funzione pubblica guidato dal ministro Fabiana Dadone che ha attivato il monitoraggio sullo smart working e oggi comunica sul sito i primi dati provenienti dalle Regioni italiane aggiornati a ieri. "Numeri ancora in divenire e tuttavia molto incoraggianti, - commentano dalla Funzione pubblica - perché danno conto dell'enorme sforzo profuso dalla macchina dello Stato per rispondere alle sfide imposte dall'emergenza sanitaria, costruendo al tempo stesso la Pa che avremo nel futuro". Tutte le pubbliche amministrazioni si stanno muovendo rapidamente per mettere in atto la norma del decreto 'Cura Italia' che prevede il lavoro agile quale modalità organizzativa ordinaria, a fronte dell'emergenza Coronavirus

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Coronavirus, Marsilio propone lo stop ai piani di rientro della sanità per 3 anni

"Ho fatto una proposta insieme ad altre regioni e l'ho inviata a tutti i parlamentari abruzzesi: chiediamo al Governo di sospendere alle regioni in Piano di Rientro per deficit nella sanita' la rata del debito per tre anni. Questo ci consentirebbe di liberare 90 milioni di euro in tre anni che potrebbero aiutarci a dare corpo e respiro all'economia regionale". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel fare, nella seduta del Consiglio regionale in corso di svolgimento all'Aquila, il punto sui contagi coronavirus e sulla emergenza sanitaria ed economica

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Meloni: in Abruzzo esenzione dei pedaggi delle autostrade a medici

"Grazie all'impegno del governatore Marco Marsilio, l'Abruzzo e' la prima regione in Italia ad avere chiesto e ottenuto l'esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per il personale medico-sanitario impegnato nell'emergenza coronavirus: da oggi i medici, gli infermieri e i sanitari pendolari che devono percorrere l'A24 e l'A25 per motivi di lavoro presenteranno un'autocertificazione e non pagheranno piu' nulla, risparmiando dai 200 a 400 euro al mese. Un aiuto concreto per i nostri eroi con il camice". E' quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. 

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Coronavirus, gli aiuti per i singoli Comuni

 In Abruzzo le maggiori risorse dall'ordinanza 658 della Presidenza del Consiglio per misure urgenti di solidarieta' alimentari, vanno a Pescara, la citta' con piu' residenti, che beneficera' di 675mila euro. Subito dopo Montesilvano con 408mila euro, e poi rispettivamente L'Aquila 368mila euro, Teramo 324mila euro e Chieti 306mila euro. I 400 milioni stanziati dal Governo vengono ripartiti per una quota dell'80%, in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune e per il restante 20% in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale. Risorse importanti anche per i maggiori centri non capoluogo di Provincia: Lanciano (229mila), Vasto (283mila), Ortona (161mila) per la provincia di Chieti; Avezzano (289 mila), Sulmona (150mila) per la provincia di L'Aquila); Spoltore (141mila), Penne (90mila) per la Provincia di Pescara e infine Giulianova (162mila) e Roseto degli Abruzzi (186mila) e Silvi (128mila) per la provincia di Teramo.

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Servono alloggi gratuiti per gli operatori degli ospedali Covid di Chieti e Atessa

Servono alloggi gratuiti per gli operatori degli ospedali Covid di Chieti e Atessa, impegnati nell'emergenza coronavirus. Lo dichiara Thomas Schael, direttore generale della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, che lancia un appello ai proprietari di hotel e strutture residenziali. "Chiedo un diverso slancio di generosita', a una categoria particolare, quella degli albergatori", e' l'invito del manager.  "Gli operatori, sia medici sia infermieri, destinati agli ospedali Covid di Chieti e Atessa, accettano l'incarico con grande senso del dovere e della professione, manifestando, al tempo stesso preoccupazioni per le famiglie. Il desiderio, quindi, sarebbe di autoisolarsi e trovare una sistemazione diversa evitando di rientrare a fine turno nel proprio domicilio, cosi' da preservare i propri congiunti da possibili rischi di contrarre il virus". "Una richiesta comprensibile, che la Asl non e' in condizione di poter soddisfare, a malincuore, e senza margine alcuno per trovare soluzioni possibili, visto che non puo' farsi carico dell'onere di una sistemazione alberghiera, cosi' come, parimenti, non possono farlo i diretti interessati per le stesse ragioni di ordine economico", spiega Schael. "Nasce, quindi, da questa esigenza dei nostri operatori l'appello alla sensibilita' di proprietari di strutture alberghiere e residenziali che volessero mettere alcune stanze a disposizione gratuita del personale destinato all'assistenza ai pazienti Covid".

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Coronavirus, pronto l’accordo tra Regione Abruzzo e cliniche private

Il piano della giunta regionale dell'Abruzzo per l'emergenza Covid 19 prevede un ulteriore "incremento dei posti letto con una distribuzione omogenea sul territorio tra pubblico e privato". Lo comunica l'assessore alla Salute, Nicoletta Veri', in una intervista a Sos Coronavirus'. "Lo scorso fine settimana ci sono stati una serie di incontri con i titolari delle case di cura - spiega - durante i quali le cliniche hanno dato la loro disponibilita' a mettere in rete posti letto per i pazienti Covid, definendo un livello di intensita' per la terapia intensiva e sub intensiva. Ovviamente le disponibilita' sono diverse, perche' legate ai requisiti strutturali e di sicurezza per la presa in carico dei pazienti. E' stata anche condivisa una bozza di contratto che dovra' ora essere sottoscritta". 

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Regione, consiglieri centrosinistra presentano risoluzione per dematerializzazione prescrizioni mediche

I consiglieri di centrosinistra della Regione Abruzzo, Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci in rappresentanza del PD, Sandro Mariani (Abruzzo in Comune) e Americo Di Benedetto del gruppo Legnini Presidente, hanno presentato una risoluzione per chiedere al presidente Marsilio di “continuare nel percorso intrapreso di dematerializzazione delle prescrizioni mediche e dotare la Regione Abruzzo di un sistema di prescrizione che elimini il cartaceo e, quindi, la necessità di stampare un promemoria o annotare un codice da parte del farmacista”.

Come? attraverso l’utilizzo della sola Tessera Sanitaria o altri sistemi, da cui recuperare le prescrizioni in sospeso, garantendo celerità nel servizio e sicurezza per i farmacisti e gli utenti.

“Per fronteggiare l’emergenza Covid-19 – ricordano i consiglieri nel documento -, con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione Civile (n. 651 del 19 marzo 2020), si dispone il più ampio utilizzo della ricetta dematerializzata. Un provvedimento di assoluto buon senso, voluto dal governo Conte per tutelare la salute dei pazienti e dei farmacisti, che insieme a tutto il personale che opera nella sanità sono dal primo giorno di questa tragica vicenda in prima linea, sempre al servizio della collettività. Nello specifico, il provvedimento, al fine di evitare assembramenti negli studi medici, consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico o pediatra di famiglia il numero di ricetta elettronica (NRE) e, una volta acquisito, è sufficiente portare in farmacia il promemoria cartaceo per ricevere il farmaco.

Il numero di ricetta elettronica può essere richiesto tramite pec o posta elettronica ordinaria, via SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini o anche tramite comunicazione telefonica da parte del medico. Una misura importante in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo, dato che ha permesso ai pazienti di non doversi più recare fisicamente negli studi medici solo per ritirare una ricetta e, di conseguenza, ha scongiurato il rischio di assembramenti e possibili contagi in luoghi così strategici, che la Regione, con una circolare, ha reso anche più ampia, estendendola anche ai farmaci in Distribuzione per Conto.

Tuttavia - continuano i consiglieri - sono state segnalate nei giorni scorsi code all’ingresso delle farmacie per la necessità del farmacista di ricopiare i codici NRE presentati dagli utenti. Questo mette a rischio sia gli utenti che i farmacisti stessi, che sono tra le categorie più a contatto con il pubblico e che in queste settimane sono al fronte, senza risparmiarsi, al fine di continuare a prestare un servizio quanto mai essenziale.

Ed è per questo che riteniamo fondamentale ampliare il più possibile i processi di dematerializzazione, anche copiando realtà più virtuose. Nella Regione Veneto, ad esempio, dal momento in cui il medico di base inserisce a sistema una nuova prescrizione tramite la propria cartella, l’assistito che ha rilasciato il consenso può recarsi direttamente in farmacia per ritirare il farmaco, utilizzando il proprio smartphone  o la propria tessera sanitaria. Il farmacista raccoglie, contestualmente all'erogazione dei singoli farmaci, le fustelle su un apposito registro. Altro esempio, la Regione Lombardia consente l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico o di una specifica applicazione che emette il codice a barre necessario che può essere scansionato dal farmacista.

L’emergenza, quindi, può rappresentare un momento utile a favorire l’innovazione e a stimolare  la semplificazione delle procedure, costituendo in questo particolare caso anche una forma di tutela per i lavoratori dei servizi essenziali quali le farmacie e dei cittadini utenti con problemi di salute. Vista la rilevanza del dispositivo e l’urgenza di massimizzare sin da subito, in Abruzzo, l’effetto della dematerializzazione dotandoci di ulteriori strumenti, che la tecnologia ci mette fortunatamente a disposizione, chiediamo a tutti i consiglieri che la nostra proposta possa essere discussa già durante il consiglio regionale di domani”. 

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Verì: risultano disponibili 276 posti letto

"In Abruzzo "non c'è ancora un quadro che possa presagire un collasso del sistema. Ad oggi, complessivamente nelle quattro Asl, risultano disponibili 276 posti letto tra rianimazione, malattie infettive, pneumologia e medicina", mentre quasi 800 pazienti positivi si trovano in isolamento domiciliare e non sono ricoverati in ospedale. Capienza di posti letto, accordi con sanità privata, trattamento precoce dei pazienti Covid 19". Sonon gli argomenti riportati dall'assessore alla Sanità, Nicoletta Verì. "Le Asl, anche se in maniera disomogenea, hanno provveduto a dar seguito al piano operativo per fronteggiare il Covid 19, con l'attivazione di 59 posti letto in più: prima dell'emergenza i posti letto di rianimazione erano 69. Pertanto il quadro fornito da Verì è il seguente: per le malattie infettive con isolamento semplice ai 17 posti in pre-emergenza se ne sono aggiunti 150. Per le malattie infettive con isolamento a pressione negativa, accanto ai 62 iniziali ne sono stati allestiti ulteriori 35. Di pneumologia, ai 36 posti iniziali se ne aggiungono 65 in più. Per la medicina, ai 322 se ne sommano altri 189 attivati per l'emergenza. "Possiamo dire, dunque, che quanto previsto è stato attivato"

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Ricostruzione, Italia Nostra soddisfatta per lo sblocco di 50 milioni di risorse

Il commissario alla ricostruzione post terremoto 2016 Giovanni Legnini sblocca 50 milioni di euro agli Uffici Speciali Regionali della Ricostruzione di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo per il pagamento delle anticipazioni ai professionisti del 50% dei compensi per i progetti di ricostruzione delle abitazioni e degli impianti produttivi danneggiati. L'Ordinanza 94 firmata sabato scorso dal Commissario, Giovanni Legnini, è immediatamente esecutiva e da oggi pienamente operativa. Italia Nostra esprime soddisfazione per questa iniezione di liquidità nel sistema in un momento in cui alle ben note difficoltà della ricostruzione si è aggiunta anche l'emergenza virus che ha fatto chiudere i cantieri che erano partiti. ''Giovanni Legnini è il quarto commissario straordinario alla ricostruzione dal 2016. La sua nomina, dopo quella del professor Piero Farabollini e prima di Paola De Micheli non ha destato grandi aspettative - si legge in un nota di Italia Nostra -Già dai tempi del primo commissario Vasco Errani, abbiamo avuto la sensazione che nelle mani del commissario non risiedesse la possibilità di rendere questa ricostruzione finalmente operativa. La scadenza del mandato del nuovo commissario alla ricostruzione al 31 dicembre 2020, come se essa potesse terminare con la fine della emergenza - prevista per la stessa data - appare l'ulteriore elemento di debolezza insita nel ruolo, stavolta nemmeno sostenuta dalla nomina di un sottosegretario dedicato alla ricostruzione''.

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Ricostruzione, Santangelo: saldare gli alberghi per l’accoglienza post sisma 2009

“Sono 28 le strutture ricettive di tutta la Regione in attesa di essere saldate per l'ospitalità prestata alle persone sfollare dalle proprie abitazione a seguito del sisma 2009. In una congiuntura economica particolarmente critica, aggravata dallo stato emergenziale sanitario, in cui ogni giorno queste attività registrano cancellazioni o mancate prenotazioni per le prossime festività pasquali o per la successiva stagione estiva, saldare quasi 2milioni e mezzo di euro costituisce un piccolo ristoro.” A dirlo è Roberto Santangelo, vice presidente vicario in Consiglio regionale.
“Ora il quadro è definito e invito la Struttura di coordinamento, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad assolvere celermente alle richieste di queste attività che si trovano oggi alla canna del gas, anche per non dover ulteriormente incrementare il già cospicuo contenzioso tra Regione Abruzzo e strutture ricettive che ha già visto l'Ente soccombere con pronunce di condanna e vedere aumentare gli esborsi per parcelle, interessi e spese legali” ha concluso Sangangelo.

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