Le perdite di acqua negli impianti di distribuzione ammontano al 42%,2%, “pari a 157 litri per abitante”. Le maggiori criticità risultano concentrate nelle aree del Mezzogiorno con i valori più rilevanti delle perdite che si riscontrano in Basilicata (62,1%), Abruzzo (59,8%), Sicilia (52,5%) e Sardegna (51,3%). Lo ha riferito il vice presidente dell’Ance, Piero Petrucco, nell’audizione nelle Commissioni ambiente e industria del Senato che stanno esaminando il decreto legge siccità. Criticità, ha detto, si riscontrano anche nell’adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione. “Ad un livello di investimenti insufficiente a recuperare il gap infrastrutturale – ha sottolineato Petrucco -, si sono uniti gli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno contribuendo ad alterare l’equilibrio del ciclo idrologico globale con ripercussioni sulla disponibilità e sulla distribuzione dell’acqua”. E’ necessario “aumentare la spesa pubblica per gli investimenti nelle infrastrutture idriche”. L’allegato infrastrutture al Def, ha ricordato il vice presidente dell’Ance, indica un fabbisogno di 13,3 miliardi di cui “5,1 miliardi sono risorse già disponibili o programmate. Quindi, al momento, mancano 8,2 miliardi, ma la cifra è anche destinata ad aumentare”
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