Un 15enne di Lanciano avrebbe colpito al volto un 23enne con pugni così forti da provocargli la frattura scomposta della mandibola e la perdita di alcuni denti con indebolimento permanente della mandibola. I carabinieri hanno notificato un ordine di esecuzione di misura cautelare perché ritenuto responsabile della violenta aggressione avvenuta, verso la mezzanotte del 4 marzo, in un bar del centro. Il minorenne avrebbe agito con altri 2 ragazzi, maggiorenni. A carico dei 3 indagati è stata richiesta anche l’applicazione del ‘daspo Willy’.
La vittima, mentre si trovava nel locale con 2 amici, sarebbe stato spintonato da uno degli indagati maggiorenni con l’intento di cercare la lite. Alla richiesta di spiegazioni del 23enne l’altro lo avrebbe invitato a uscire per un chiarimento, ma all’esterno del locale la vittima è stata aggredita con 2 pugni al volto che gli hanno provocato la frattura scomposta della mandibola. Soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Pescara, il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico maxillo facciale con una prognosi di oltre 40 giorni. Qualche ora dopo l’aggressione, i 3 indagati hanno contattato sui social i 2 amici della vittima invitandoli a raggiungerli in un altro locale di Lanciano. Raggiunto il luogo, i 2 sono stati fatti salire su un’auto dove i 3 indagati li hanno trattenuti per circa 20 minuti chiedendogli le intenzioni del ferito rispetto a un’eventuale denuncia e minacciandoli per non denunciare l’accaduto prospettandogli gravi conseguenze. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni dell’Aquila, nel valutare la “compartecipazione criminosa tra i tre aggressori e le modalità strutturate della condotta”, ha riconosciuto una “spiccata gravità dell’azione criminosa posta in essere dal minorenne che per le modalità esecutive delinea una particolare pericolosità sociale dello stesso che, nonostante la giovane età, non esita a fare ricorso ad atti di ingiustificata violenza per futili motivi, sottolineandone altresì la forte capacità intimidatoria espressa, coerente con contesti subculturali di tipo criminale”.