Un percorso ciclabile attraverso otto comuni abruzzesi nelle province di Pescara e dell’Aquila, Cugnoli, Brittoli, Bussi sul Tirino, Capestrano, Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Popoli Terme e Torre de’ Passeri: è il progetto “Ciclovie della Transumanza”, pensato per costruire un prodotto turistico sui territori caratterizzati dalla presenza dei tratturi. Attualizzando la loro natura di via di transito i tratturi offrono nuovi itinerari agli amanti della bici; grazie alle e-bike anche i territori più aspri sono ora accessibili e attirano turisti anche dall’estero.
Nel progetto il Comune di Cugnoli è capofila e Carsa è il partner privato. I chilometri di percorsi ciclabili sono 378: dalla montagna al mare, dalle vette innevate del Gran Sasso d’Italia alla spiaggia adriatica. L’obiettivo è ridare voce e prospettiva a un territorio ferito dal terremoto, attraverso la forza gentile del cicloturismo, tessendo connessioni tra comunità, tradizioni e paesaggi.
L’iniziativa ‘Ciclovie della Transumanza’ è stato presentata in occasione di Terre Attrattive, conferenza nazionale dei Gal italiani tenutasi a Vasto a settembre scorso e dedicata all’attrattività dei territori rurali. La Transumanza nel 2019 è stata inserita dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale. E i paesaggi in cui si snodano le ciclovie evocano il “migrare” delle greggi raccontato da Gabriele d’Annunzio: i percorsi attraversano due Parchi nazionali, Gran Sasso-Monti della Laga e Maiella, territori costellati di castelli, chiese ed eremi.
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