CNA: con il Superbonus apre il cantiere del cambiamento

Il presente e il futuro dell’abitare, con gli scenari anche problematici che contiene. Ma anche gli strumenti e le opportunità che le misure collegate al Superbonus 110% offrono a una grande platea di imprese e cittadini, per mettere finalmente in sicurezza il patrimonio edilizio sia sotto il profilo della sicurezza antisismica che dell’efficienza energetica. Il tutto, anche attraverso le chiavi di lettura che offrono grandi e innovativi strumenti di programmazione come il PNRR, che consentirà di ridisegnare le nostre città del futuro, anche attraverso l’uso di energie rinnovabili o materiali ecologici.

Sono stati questi i temi al centro del convegno, organizzato dalle Unioni CNA Costruzioni ed Installazione Impianti Abruzzo, che ieri pomeriggio ha radunato in una sala Petruzzi di Pescara gremita, un’ampia platea di imprenditori, docenti universitari, operatori del settore coinvolti a vario titolo nel campo della formazione e della sicurezza, esponenti del mondo bancario e degli Ordini professionali. Nel corso dell’incontro, organizzato dal responsabile delle due Unioni, Silvio Calice, e condotto da Graziano Di Costanzo, sono intervenuti tra gli altri i docenti universitari Roberto Mascarucci e Carlo Cecati; i presidenti dei consorzi realizzati in Abruzzo dalla CNA per gestire la complessa macchina legata al Superbonus (Luca Lecce, Berardino Pierleoni e Gaetano Cicioni); il responsabile nazionale di CNA Installazione e Impianti Diego Prati; i presidenti regionali di CNA Costruzioni, Aurelio Malvone, e di Installazione e Impianti, Cesare Altieri; il direttore di Edilcassa Abruzzo, Federico Scardecchia; il direttore della Scuola edile, Massimo Passalacqua; il direttore della Agenzia formativa Ecipa Abruzzo, Massimo Renzetti.

A sintetizzare gli obiettivi dell’incontro, indicando le prospettive che adesso si aprono, è Silvio Calice: «Abbiamo voluto porre l’accento sulle sfide richieste soprattutto dal PNRR, con particolare riferimento alla “Missione2 transizione ecologica”, ma anche al Fondo Complementare nelle aree cratere e ai Piano Operativi FSE e FESR dei Fondi Strutturali 2021-2027, sui temi di riqualificazione abitativa e rigenerazione urbana. Il tema dell’abitare sostenibile, non solo ambientale, ma sociale, acustico, in sicurezza, accessibilità, spazi funzionali e benessere, è al centro delle politiche economiche e coinvolge non solo le imprese delle costruzioni e degli impianti tecnologici, ma una filiera più ampia come l’arredo, il design, la produzione, la mobilità, per la quale costruzioni e impianti sono i soggetti trainanti». «Non è una novità – conclude – che le politiche comunitari da anni spingono in questa direzione, ma oggi di fronte alla dipendenza energetica e a un tessuto abitativo di 12,5 milioni di edifici residenziali (di cui l’87% in Classe D, il 60% del quale costruito prima degli anni ‘70 e dove il 60% della popolazione vive in condomini), è importante che tutti i protagonisti di questa transizione facciano la propria parte: la CNA Abruzzo si è assunta quella di facilitatore con strumenti, rappresentanza e promozione di forme aggregative delle imprese».

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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