La Fondazione Pescarabruzzo ha vinto definitivamente al Consiglio di Stato un contenzioso amministrativo, aperto nel 2018, a seguito dell’acquisto di un immobile da parte dell’ente strumentale della Fondazione, la società Gestioni Culturali srl. Lo annuncia in una nota la stessa Fondazione. La vendita, da parte della Provincia di Pescara, dopo tre aste deserte, era stata contestata dalla Soprintendenza.
Dopo un primo rigetto del ricorso da parte del TAR Abruzzo – Sezione di Pescara, il Consiglio di
Stato ha accolto integralmente l’appello principale di Gestioni Culturali nonché l’appello
incidentale proposto dalla Provincia, riconoscendo in particolare la fondatezza delle doglianze in
merito alla inesistenza del requisito della vetustà dell’immobile al momento della compravendita.
“La sentenza, di cui è stato relatore il Consigliere Roberto Caponigro, ha evidenziato come la
documentazione utilizzata dalla Soprintendenza non fosse idonea a giustificare l’imposizione del
vincolo culturale e come la condotta della Gestioni Culturali sia stata pienamente trasparente,
collaborativa e rispettosa delle regole procedurali” si legge ancora nella nota della Fondazione.
“La sentenza del Consiglio di Stato restituisce verità e giustizia a un’operazione che ha avuto come unico obiettivo il recupero e la valorizzazione di un bene pubblico e la nascita di un importante polo accademico per formare i giovani in una frontiera innovativa di grande attualità. Siamo orgogliosi di aver agito sempre nel pieno rispetto della legge e nell’interesse collettivo”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio. L’immobile è attualmente sede dell’Isia Pescara Design (Istituto superiore per le industrie artistiche), una delle esperienze più avanzate nel campo del design.