Omicidio a Pescara, ordinanza per lo sgombero della palazzina di via Gran Sasso

E’ stata ritenuta priva dei requisiti di abitabilità la palazzina che si trova al civico 17 di via Gran Sasso a Pescara, dove è avvenuto lo scorso 4 gennaio, l’omicidio di un bengalese di 44 anni, ucciso a coltellate nel cortile dello stabile. Lo rende noto il sindaco Carlo Masci che ha firmato l’ordinanza per dichiarare inabitabili alcuni locali dell’edificio, che, pertanto, andranno sgomberati nei prossimi giorni per l’esecuzione dei lavori.

Le criticità sono emerse da “una serie di sopralluoghi eseguiti da Comune e Asl; poi – spiega il primo cittadino – una prima ordinanza nel 2023 non ottemperata e ora una seconda ordinanza, per lo sgombero parziale. Resta alta l’attenzione del Comune sull’edificio”.

I locali interessati all’ordinanza sono quelli del terzo piano, del lato destro del piano terra e del piano rialzato: in base a quanto accertato, sono “privi dei requisiti minimi di abitabilità e sono tali da creare disagio abitativo”, si legge nell’ordinanza. In questi spazi, prosegue il provvedimento del sindaco, sono state ravvisate “gravi carenze relative all’uso improprio di spazi, assenza di aperture finestrate con mancato rispetto dei rapporti aeroilluminanti, metrature ed altezze insufficienti e, pertanto, sono da considerarsi non utilizzabili per civili abitazioni”. Questi locali dovranno essere sgomberati entro cinque giorni dalla notifica dell’ordinanza, “fino alla risoluzione delle gravissime condizioni igieniche attualmente presenti”, dice sempre il provvedimento di Masci.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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