E’ morta per una profonda lesione alla giugulare destra, Monia Di Domenico, la 45enne di Pescara uccisa mercoledi’ pomeriggio a Francavilla al Mare, al culmine di una discussione, nata per alcuni affitti arretrati, con Giovanni Iacone, 48 anni, a cui lei aveva dato in uso un’abitazione di famiglia non piu’ utilizzata. Il corpo della donna presenta anche piu’ di dieci colpi alla testa. Sono le prime indiscrezioni trapelate dopo l’autopsia, eseguita oggi. Ad occuparsi dell’esame autoptico, andato avanti per circa 7 ore nell’obitorio dell’ospedale di Chieti, e’ stato il medico legale Cristian D’Ovidio. Il professionista ha eseguito degli esami radiografici specialistici ed effettuato prelievi di campioni necessari per successivi accertamenti. Entro 60 giorni consegnera’ la relazione all’autorita’ giudiziaria. Secondo quanto appreso, l’autopsia avrebbe fornito una ricostruzione “chiarissima” di quanto accaduto nell’appartamento di via Monte Sirente. Gli oltre dieci colpi alla testa, che per gli inquirenti sono segno dell’accanimento e dell’intento omicida del 48enne, sono stati inferti con un sasso ornamentale presente nella casa. La donna, mercoledi’ pomeriggio, aveva raggiunto l’abitazione per chiedere due mesi di affitto arretrato, cioe’ 740 euro. Tra i due e’ nata una discussione, poi degenerata, fino alla tragedia. Iacone, subito arrestato, ha ammesso le sue responsabilita’.
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