Cronaca

Pescara, problemi in una casa di riposo per il coronavirus

Trentaquattro pazienti, una decina di suore e alcuni operatori sanitari sottoposti a tampone dei quali a distanza di tempo non sono ancora arrivati i risultati. Sempre più delicata la situazione all'Istituto Sorelle della Misericordia di Verona, casa di riposo che si trova a Pescara, in zona Colli. Le suore, in isolamento in attesa degli esiti dei test, si definiscono "abbandonate, avvilite e scoraggiate". La maggior parte degli operatori non è al lavoro, un'infermiera si e' ammalata, cosi' come alcune suore, e diventa sempre piu' difficile gestire le anziane pazienti.

"Gli Oss della cooperativa che ci seguiva - sottolinea una delle sorelle - non vengono piu', sono rimasti solo due operatori. Ora ci sta dando una mano un'altra cooperativa, ma abbiamo bisogno di infermieri. Un'infermiera si e' ammalata e ne e' rimasta solo un'altra, una suora, che pero' non puo' fare tutto da sola. Le nostre ospiti sono anziane e in molti casi non autosufficienti, abbiamo bisogno di aiuto". "Ci sono quattro suore ed alcune ospiti con la febbre - aggiunge - e ieri sera anche l'infermiera, stremata, e' finita a letto con la febbre. Il nostro medico e' in contatto con la Asl, ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Una ditta ci ha mandato mascherine e Dispositivi di protezione individuale (Dpi), ma il problema e' a livello sanitario: abbiamo bisogno di un'infermiera. Il timore e' che finche' non arrivano i risultati dei tamponi nessuno voglia venire a lavorare qui. Siamo chiuse qui dentro, non sappiamo cosa fare", conclude scoraggiata la suora.

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Coronavirus, D’Amario: i kit sierologici non danno nessun tipo di certezza

I kit sierologici non sono validati "ne' a livello nazionale ne' a livello mondiale e non danno nessun tipo di certezza. Anzi, creerebbero falsi negativi ancora piu' pericolosi delle strategie del contatto". Dopo l'allarme lanciato dall'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sull'uso dei kit sierologici reperibili sul mercato, anche il direttore generale della Direzione generale dell'Area prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Claudio D'Amario, torna sul tema in un'intervista alla redazione di "Sos Coronavirus". D'Amario spiegato che il "falso positivo del test sierologico potrebbe creare perfino procurato allarme". D'Amario, che sara' posto dalla Giunta regionale abruzzese a capo del Dipartimento della Salute, aggiunge anche che "ci sono studi di confronto in Lombardia secondo i quali il 50 per cento dei pazienti positivi al tampone nasale sono risultati negativi al test sierologico". D'Amario conferma che sono in corso verifiche su test, farmaci e sperimentazioni a livello nazionale dalle agenzie autorizzate, mentre si e' in "attesa di un pre esame dell'Oms su 200 kit rapidi, ma tutti da tampone nasale, da faringe e da saliva". Si sta lavorando anche a un uso di test da sangue per capire se le persone Covid positive siano in grado di sviluppare una capacita' immunocompetente. "In sostanza - conclude D'Amario - si vuole capire, per il futuro, se i soggetti che hanno avuto il virus sono immunizzati o ancora suscettibili di nuovo contagio".

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Coronavirus, sgomberata la casa di riposo ‘M. Acerbo De Pasquale’ di Loreto Aprutino

Sgomberata, in serata, la casa di riposo "M. Acerbo De Pasquale" di Loreto Aprutino, nel Pescarese, dopo che sono stati accertati alcuni casi di positivita' al Covid-19. Nella struttura c'erano complessivamente 24 persone, ma 6 erano gia' state trasferite nei giorni scorsi. Diciotto i pazienti portati via oggi: nove sono stati trasferiti negli ospedali di Pescara, L'Aquila e Atri, perche' positivi o perche' in condizioni di salute piu' serie; altrettanti sono stati trasportati in altre case di riposo, dove rimarranno in isolamento. Anche il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, nei giorni scorsi si era interessato della situazione nella struttura, che si era trovata improvvisamente senza personale addetto in quanto otto dei nove operatori in servizio hanno presentato il certificato medico. L'Unita' di Crisi della Protezione Civile della Regione Abruzzo aveva quindi affidato l'incarico a una cooperativa specializzata nell'assistenza agli anziani

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Coronavirus, progetto per geolocalizzare gli spostamenti

Arriva dall'Abruzzo il progetto "Pandemos" elaborato da Perfexia di Carsoli che consiste nell'implementare una piattaforma software in grado di localizzare e tracciare (mediante l'utilizzo della sim telefonica) tutti gli spostamenti e gli eventuali contatti tenuti da persone risultate positive al Covid-19, andando a ritroso nel tempo, e di rendere disponibili in tempo reale le informazioni agli operatori di una sala operativa, gestita dalla Pubblica amministrazione in ottemperanza a tutte le norme di sicurezza e privacy. "L'idea di questa soluzione - afferma il fondatore della societa' societa' leader nel settore dell'information technology e Big Data Analytics, Danilo Lucangeli - fu da noi presentata gia' a febbraio alla Protezione Civile quando ancora nessuno al mondo aveva pensato di tracciare i contagiati da coronavirus. Il progetto basato su una potentissima tecnologia utilizzate per i sistemi di intelligence consente anche la rintracciabilita' dei contagiati andando indietro nel tempo e geolocalizzare tutti gli spostamenti individuando possibili persone che possano essere state contagiate''. "Le autorita' - spiega Lucangeli - con tale sistema potrebbero disporre di un cruscotto con il quale verificare se la persona contagiata (identificata in modalita' 'anonima' attraverso il numero di telefono) possa aver contagiato anche prima della sua accertata positivita' al Covid 19 altre persone".

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Chieti, dimesso un paziente curato col Tocilizumab

Sembra dare buoni risultati nell'ospedale di Chieti l'uso sperimentale del Tocilizumab sui pazienti con Covid-19. E' stato infatti dimesso dalla Clinica di Malattie infettive un trentenne trattato con questo farmaco, utilizzato da circa venti giorni al "SS. Annunziata". Com'e' noto - si legge in una nota della Asl - si tratta di una preparazione che contiene molecole gia' impiegate nella cura dell'artrite reumatoide e in grado di ridurre l'infiammazione che causa danni agli organi. Sempre oggi dalla stessa clinica sono stati dimessi anche una donna di 81 anni proveniente dall'Ortopedia di Lanciano e un uomo di 44 anni.

"Nel Policlinico sono in trattamento oltre cento pazienti con terapie antivirali standard - spiega Jacopo Vecchiet, responsabile dell'unita' operativa e ordinario di Malattie infettive all'Universita' 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara -. Sono inoltre in corso diverse terapie sperimentali usate nei casi piu' critici. Una decina di pazienti sono in trattamento con il Tocilizumab e tre con il Remdesivir, farmaco innovativo utilizzato per il trattamento dell'Ebola. Chieti e' tra i pochi centri italiani a cui e' stato concesso l'utilizzo del farmaco. I numeri non consentono ancora, per la nostra esperienza, di trarre conclusioni ed e' necessario essere cauti. Per il momento possiamo solo prendere atto dei risultati che nei casi singoli riusciamo a ottenere".  

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Coronavirus, all’Izs di Teramo saranno esaminati 550 campioni al giorno

Dalla prossima settimana l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo "G. Caporale" aumentera' la capacita' di elaborazione dei dati sui tamponi per il coronavirus, arrivando a processare 550 campioni al giorno. Ad annunciarlo e' il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che nei giorni scorsi ha avuto contatti costanti con il direttore generale dell Izs Abruzzo-Molise, Nicola D'Alterio, che spiega come "il primo giorno siano stati lavorati 36 tamponi, ma gia' dalla scorsa settimana la media quotidiana era di 140. L'incremento e' stato costante, con una media giornaliera di 240: solo ieri sono stati valutati 360 campioni. Tutti gli esami vengono evasi nel giro di ventiquattr'ore. Da lunedi' saremo in grado di aumentare la quota, fino a 550 al giorno, con la possibilita' di incrementarla ulteriormente fino ad un massimo di 650 da tutto l'Abruzzo. Una risposta importante agli stimoli giunti dal sindaco Biondi, con cui ci siamo confrontati in diverse occasioni, e da altre istituzioni".  

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Notaresco, pacchi alimentari ai cittadini in difficoltà

Un progetto di sostegno alimentare a favore di tutti i cittadini in difficolta'. E' quello promosso dal Comune di Notaresco. L'emergenza sanitaria, infatti, sta determinando in tantissimi casi anche una vera e propria emergenza economica che, come sottolinea il sindaco Diego Di Bonaventura, "colpisce fasce sempre piu' ampie della nostra popolazione, anche quanti potevano in precedenza contare su entrate certe derivanti dalle proprie attivita'". Da qui l'avvio del progetto messo in campo dal Comune. A partire da oggi chi risiede sul territorio comunale di Notaresco e versa in stato di bisogno potra', con una telefonata allo 085/8950220, prenotare e ricevere a casa propria, gratuitamente e in assoluta discrezione, una fornitura settimanale di generi alimentari di prima necessita'. A gestire il servizio sara' la Protezione civile di Notaresco, che provvedera' a preparare e consegnare alle famiglie i pacchi con i beni alimentari e che sara' supportata dalle parrocchie Santi Pietro e Andrea di Notaresco e San Rocco di Guardia Vomano. Parrocchie alle quali i cittadini si potranno anche rivolgere per richiedere il servizio, che si aggiunge a quelli gia' attivati dal Comune attraverso il Coc a partire dal 7 marzo, quali "pronto farmaco" per la consegna dei farmaci a domicilio, servizi vari a domicilio per gli over 65, altri servizi alla persona. "Un sentito ringraziamento va ai volontari della Protezione civile e ai nostri parroci, don Giuseppe Micochero e padre Claudio Narcisi, che si sono resi disponibili a raccogliere le richieste di sostegno alimentare, cosi' come a tutti i volontari dell'Associazione nazionale dei Carabinieri e dell'associazione "Allegra Borgata" per le attivita' quotidiane di assistenza ai cittadini, al comando dei Carabinieri e agli agenti di Polizia municipale costantemente impegnati nelle operazioni di controllo sul territorio", dichiara Di Bonaventura.

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L’Aquila, un sito per sostenere e trovare i negozi che fanno consegne a domicilio

E' on line da oggi il sito www.vincilvirus.it, realizzato dall'Unita' di crisi del Comune dell'Aquila per sostenere esercenti, attivita' commerciali e aziende che svolgono servizio a domicilio in citta' e nelle frazioni. Obiettivo dell'iniziativa e' quello di facilitare l'incontro tra rivenditori e cittadini che, a causa delle restrizioni e delle limitazioni alla mobilita' legate all'emergenza coronavirus, hanno necessita' di reperire prodotti forniti da negozi attualmente con la serranda abbassata ma che possono garantire consegne a casa. Attualmente sono oltre settanta i punti vendita che hanno risposto all'appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ad aderire al portale che, comunque, e' in continuo aggiornamento e potra' essere implementato con le eventuali richieste di altri commercianti che intendessero farne parte.     Generi alimentari, supermercati e gastronomia, ma anche prodotti per animali, librerie, articoli per bambini, giardinaggio ed elettronica sono alcune delle categorie censite sul sito, raggiungibile anche dalla app "Comunicare per proteggere", che fornisce tutte le informazioni relative all'emergenza nell'ambito della campagna di informazione #vincilvirus promossa dall'ente.

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All’università dell’Aquila sedute telematiche di laurea

23 studenti dell'universita dell'Aquila del Corso di Laurea in Informatica del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica oltre ad altri 69 del Corso di Economia del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione e di economia, sono stati i protagonisti delle prime sedute di Laurea telematiche previste dall'Ateneo svolte sulla piattaforma Microsoft Teams che l'Università degli Studi dell'Aquila ha deciso di utilizzare anche per tutta la didattica a distanza. Martedì 31 marzo sarà la volta di 9 laureandi del Corso di Laurea in Fisioterapia e di ben 42 laureandi in Medicina e Chirurgia. Il 3 e il 4 aprile le Lauree telematiche proseguiranno invece con 1 laureando in Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 58 in Psicologia applicata, clinica e della salute e 16 dei Corsi di Laurea magistrali delle professioni sanitarie. 

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: RIPA TEATINA

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Ignazio Rucci, Sindaco di Ripa Teatina (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
L’emergenza sanitaria è pericolosa e bisogna necessariamente evitare che si espanda nel Centro -Sud del nostro paese, dove le strutture sanitarie non hanno la medesima capacità di reazione di quelle del Nord. Da amministratore, quella che mi preoccupa di più è la crisi economica, perché durerà molto a lungo prima di poter recuperare le perdite e cambierà anche l’assetto sociale, con la nascita di una nuova fascia di povertà. Noi Sindaci dovremo affrontarla stretti tra le direttive e i paletti che imporrà il Governo centrale e le necessità delle nostre popolazioni. Sarà nostra la porta dove i cittadini verranno a bussare in cerca di aiuto e di risposte. Pertanto, sarà necessario implementare le attività dei servizi sociali per gestire al meglio le richieste delle fasce sociali più disagiate. Infine, si dovrà gestire la transizione verso il ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, con il persistere del distanziamento sociale ancora per mesi, attraverso l’organizzazione di incontri informativi e formativi della cittadinanza.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
 Nell’immediato arrivano richieste di beni di prima necessità da parte di quei cittadini che versavano in condizione di parziale indigenza già prima della pandemia e che ora hanno perso anche piccoli lavori, spesso sommersi, che davano loro una fonte, seppur minima, di sussistenza. Un’altra fetta di popolazione inizia a preoccuparsi del pagamento dei tributi e chiede se sono previste dilazioni. Sicuramente assisteremo ad un’impennata di richieste di rateizzazioni degli stessi e si farà più lunga la fila di chi verrà a chiedere lavoro.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
L’Amministrazione Comunale, per quanto in suo potere, sosterrà le attività tipiche del territorio, a vocazione prettamente agricola, sia esistenti sia intraprese ex novo o per riconversione, attraverso gravi fiscali e abbassamento delle aliquote tributarie. Un altro strumento può essere l’istituzione di punti di ascolto per piccoli imprenditori e artigiani, dove trovare esperti che li aiutino a districarsi tra gli strumenti che saranno messi in atto, per consentire la ripartenza economica. L’Amministrazione continuerà a lavorare per incentivare il turismo e rendere Ripa Teatina fruibile tutto l’anno, stabilmente presente sia nei circuiti turistici regionali sia nelle iniziative di Associazioni di settore, cosicché la presenza di turisti possa favorire le attività commerciali del territorio. Infine, sarà fondamentale la collaborazione fattiva con i Comuni limitrofi, accomunati dalle medesime caratteristiche territoriali e socioeconomiche, per azioni condivise ed ottimizzazione delle risorse.

 

 

 

 

 

 

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