Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, ha aperto la Porta Santa della basilica di Collemaggio in occasione della 731/a Perdonanza Celestiniana. Entra così nel vivo all’Aquila l’evento legato all’indulgenza plenaria istituita da Papa Celestino V nel 1294, la prima nella storia della chiesa.
“Oggi, in questa terra ferita e fedele – ha detto Parolin durante l’omelia che ha preceduto il rito dell’apertura – si apre la Porta Santa di Celestino che da secoli parla di perdono e di pace, e che ogni anno rinnova l’annuncio della Perdonanza. Questa apertura si inserisce nel cammino del Giubileo, ma ha un tono tutto particolare: qui il segno diventa memoria viva, grido e preghiera, promessa di libertà e misericordia”. “Anche il Santo Padre Leone XIV – ha aggiunto in un altro passaggio – si unisce cordialmente alla nostra gioia e all’azione di grazie per questo tempo di grazia che ci è donato, il Giubileo della Speranza, e invoca la benedizione del Signore su ciascuno di voi”.
La celebrazione liturgica in Basilica è stata preceduta dalla lettura della Bolla del Perdono da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sul palco antistante Collemaggio e dell’estratto riguardante la Perdonanza della Bolla di indizione del Giubileo 2025 di Papa Francesco, ‘Spes non confundit’, da parte dell’arcivescovo del capoluogo, Antonio D’Angelo. La Porta Santa verrà chiusa dopo il tramonto della giornata di domani. Migliaia i visitatori e i pellegrini che vi transiteranno nell’arco delle prossime ore.