Una scuola a due velocità in Italia secondo lo studio “Divari scolastici in Italia. Una indagine sulle differenze di apprendimento nei territori e tra le scuole”, promosso da Fondazione Agnelli e Fondazione Rocca, presentato alla Camera dei Deputati.
I divari di apprendimento tra gli studenti – rileva l’analisi – non sono solo di tipo territoriale ovvero tra nord e sud ma sono dovuti anche alle differenze ‘fra le scuole’ e ‘dentro le scuole’: ad esempio, a parità di altre condizioni, chi frequenta il liceo classico o linguistico ha uno svantaggio rispetto al liceo scientifico, misurabile in 14 punti Invalsi in matematica in meno. Un rimedio – è stato suggerito oggi dai relatori – potrebbe arrivare da una migliore organizzazione che ogni scuola si dà sulla base degli spazi di autonomia. L’Abruzzo fa segnare risultati leggermente sopra la media italiana, sia in italiano che in matematica, nei divari territoriali di apprendimento.
In generale l’analisi mostra che un liceale del sud Italia è indietro di due anni per l’apprendimento della matematica rispetto ad un collega della sua stessa età che vive al nord e se lo studente frequenta un professionale, il divario è addirittura di tre anni. Le ragazze – rileva ancora lo studio – fanno più fatica in matematica ma spiccano in italiano; gli stranieri di prima e seconda generazione soffrono di più in entrambe le materie. Il report ha confermato la forte relazione tra condizioni di contesto socioeconomico e culturale delle regioni e i relativi risultati di apprendimento.
Ci sono però casi di disallineamento, cioè, di regioni che – pur con un indice di contesto socioeconomico e culturale simile ad altre – hanno risultati Invalsi, ad esempio, in matematica decisamente più alti (Puglia rispetto alla Campania) o più bassi (Sardegna rispetto all’ Abruzzo, Lazio rispetto alle altre regioni del Centro). Ciò dipende – conclude l’analisi – da differenze fra le scuole e all’interno delle scuole. Di qui il suggerimento di una ‘autonomia accompagnata’.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, dal canto suo, ha illustrato quanto il dicastero sta facendo e sta ottenendo per diminuire i divari, già scesi in modo significativo, e ha annunciato che l’Intelligenza artificiale per la personalizzazione della didattica, introdotta in 4 regioni, verrà ulteriormente estesa il prossimo anno.