Si alza oggi il sipario sulla 728esima Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, si attende Papa Francesco

Si alza oggi il sipario sulla 728esima Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, l’evento che fa da cornice all’indulgenza plenaria annuale proclamata dal Papa Santo Celestino V nella basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio il 29 settembre 1294. Si tratta della prima indulgenza codificata della storia, che ha anticipato di sei anni l’istituzione del Giubileo ufficiale della Chiesa e che quest’anno sarà proclamata da Papa Francesco, che la mattina del 28 agosto aprirà la Porta Santa della basilica; anche questa è una circostanza storica, visto che si tratta del primo pontefice in 728 anni a dare il via all’indulgenza celestiniana, che dura un giorno. Per consentire la visita del Santo Padre, domenica 28, per la prima volta il corteo storico della Bolla si svolgerà il 23 e non, appunto, il 28 agosto. Dopo due anni di limitazioni al corteo a causa della pandemia (corteo che non si è mai fermato nella sua storia, nemmeno nell’anno drammatico del sisma del 2009, quando 309 persone persero la vita), quest’anno torna nella sua versione originaria. Dopo essere partito, alle 18, da palazzo Fibbioni, sede provvisoria del Comune, attraverserà il centro storico terminando il suo cammino davanti alla basilica di Santa Maria di Collemaggio, fatta costruire nel 1288 da Papa Celestino V, che qui venne incoronato nel 1294. Alla testa del corteo ci sarà il gonfalone dell’Aquila. Parteciperanno autorità civili e religiose e i Comuni del territorio

Riconosciuta quale Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità Unesco nel 2019, quest’anno la Perdonanza Celestiniana, giunta alla 728ma edizione, accoglie per la prima volta nella storia il papa. Francesco aprirà personalmente la Porta Santa il 28 agosto, per celebrare l’indulgenza plenaria voluta da Papa Celestino V nel 1294, in diretta sui canali vaticani e Tv2000. Papa Francesco arriverà a L’Aquila in elicottero, atterrando alle 8,45 sul prato dello stadio Gran Sasso d’Italia. In auto il trasferimento a Piazza Duomo, dove sarà ad attenderlo l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, il presidente della Regione Marco Marsilio, il prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco ed il sindaco Pierluigi Biondi. Accompagnato dal card. Petrocchi, il Papa entrerà in forma privata nella cattedrale, massacrata dal sisma del 6 aprile 2009 e la cui ricostruzione dovrebbe finalmente partire tra alcune settimane. Alle 9,15, dal sagrato del Duomo, rivolgerà un saluto ai familiari delle 309 vittime del terremoto ed ai cittadini presenti. Quindi, in papamobile, si trasferirà tra due ali di cittadini e fedeli alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Sul piazzale antistante la basilica ci sarà l’altare dove Papa Francesco, alle ore 10, presiederà la celebrazione eucaristica, terrà l’omelia e poi l’Angelus in mondovisione, cui seguirà il rito di apertura della Porta Santa. Alle 12,30 il Papa in auto raggiungerà lo stadio Gran Sasso dove l’attende l’elicottero per far rientro in Vaticano, con arrivo alle 13,15. Il desiderio di veder aprire la Porta Santa dal Papa, lungamente coltivato dagli aquilani che hanno il privilegio di custodire, attraverso la municipalità, la Bolla della Perdonanza emessa da Celestino V il 29 settembre 1294, è stato sostenuto con l’assiduo accompagnamento dell’istanza in Vaticano dal cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi che ha affermato: “Dopo la istituzione della Perdonanza, decretata da Celestino V, Papa Francesco è il primo Pontefice che, dopo 728 anni, apre la Porta Santa. L’attesa fedele e tenace degli Aquilani, che si è prolungata nei secoli, approda felicemente al suo compimento. La presenza del successore di Pietro conferirà, a questo evento, una portata planetaria: la Porta Santa della Perdonanza verrà aperta non solo ai pellegrini che accorreranno numerosi, ma sarà spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i Popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e pace”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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