Enea: ecco la bella storia del piccolo di capriolo.

Enea è un piccolo di capriolo giunto a pochi giorni di vita, nella tarda primavera, presso il Wildlife Research Center (Sede Scientifica del Parco), dal versante peligno del Parco.
Le sue condizioni inizialmente erano assai critiche.
Non si alimentava da almeno due giorni, era debole e disidratato ma, soprattutto, presentava diversi traumi.
Ematomi diffusi e, cosa più grave, una frattura scomposta di radio e ulna, a carico dell’arto anteriore sinistro.
Dopo le terapie d’urgenza, nel piccolo box di ricovero Enea ha incontrato Margherita, la sua nuova sorellina adottiva, anche lei ospite del centro da pochi giorni, che ha condiviso con Enea il latte, inizialmente somministrato dai tecnici e dai volontari per 5 – 6 volte al giorno.
Si sono fatti coraggio, e si sono abituati piano piano alla loro nuova strana casa. Hanno sopportato le terapie quotidiane e la presenza invasiva di quello strano predatore, l’uomo, che per una volta sembrava non voler far loro del male.
Ma Enea aveva una sfida in più da superare. La frattura era grave.
Ma è stato paziente e “disciplinato”, si è fatto curare e ha accettato anche qualche strano aggeggio che il veterinario le aveva imposto.
Via il bendaggio, l’osso di Enea ha risposto alla grande, e lo spirito di adattamento e la voglia di sopravvivere del capriolino hanno completato l’opera.
Ora Enea pascola e gioca con Margherita, facendo compagnia agli altri animali del Centro, e presto saranno trasferiti in un’area tutta per loro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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