Secondo l’ultimo studio dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, basato sui dati Bes-Istat 2023, in Abruzzo il 48,9 per cento degli occupati si dichiara soddisfatto del proprio lavoro. La regione si colloca così al 15° posto nella graduatoria nazionale, al di sotto della media italiana pari al 51,7 per cento. In termini assoluti, i lavoratori abruzzesi che hanno espresso un giudizio positivo sulla propria attività sono circa 258 mila, con un incremento del 13,1 per cento rispetto al 2019.
La Cgia evidenzia che il benessere lavorativo è influenzato da fattori come la stabilità del posto, l’equilibrio tra vita privata e professionale, la distanza tra casa e luogo di lavoro e le opportunità di carriera. Nel complesso, le province autonome di Trento e Bolzano e la Valle d’Aosta guidano la classifica nazionale, mentre le regioni meridionali, tra cui l’Abruzzo, mostrano livelli inferiori di soddisfazione.
L’indagine segnala inoltre che l’Abruzzo registra uno dei valori più elevati per infortuni sul lavoro, con un tasso del 14,7 per cento ogni 10 mila occupati, e una percezione di insicurezza occupazionale pari al 4,5 per cento, superiore alla media nazionale del 4,1. Il tasso di occupazione regionale è pari al 66 per cento, anch’esso inferiore alla media del Nord Italia.
Nel complesso, lo studio conferma un quadro di luci e ombre per il mercato del lavoro abruzzese: pur crescendo il numero di occupati soddisfatti rispetto al 2019, restano aperte criticità legate alla sicurezza e ai lavoratori sovraistruiti.