Agricoltori ancora in piazza a Pescara

Prosegue a Pescara la manifestazione di agricoltori, viticoltori e allevatori contro le politiche agricole dell’Europa, contro la carne coltivata, le farine d’insetti, l’aumento delle tasse, le accise sul gasolio, la svendita dei terreni. Da ieri circa trecento, con un centinaio di trattori e mezzi agricoli, sono in sit in negli spazi dell’ex Cofa e intendono rimanere almeno altri due giorni per far sentire la loro voce.

“I costi di produzione sono aumentati in maniera insostenibile. L’unica cosa che la Regione Abruzzo potrebbe fare direttamente è intervenire sulle accise sul gasolio. Per il resto, dopo due anni di guerra e di pandemia, tanti sono scoraggiati, tante aziende vogliono chiudere”. E’ lo sfogo di Luciano Faricelli, agricoltore 37enne del Pescarese di quarta generazione. “Continueremo nella nostra protesta. Gli unici che fin qui ci hanno sostenuto sono l’associazione Liberi Agricoltori e Confagricoltura Chieti. Siamo in contatto con agricoltori di Puglia e Marche per decidere insieme cosa fare. Se non ci ascolteranno saremo costretti a pensare a iniziative eclatanti, ad esempio non produrre niente per 3/4 mesi per non far arrivare nulla alla grande distribuzione. Se finora non lo abbiamo fatto è perché rispettiamo i cittadini”, ha detto ancora Faricelli.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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