Continuano i lavori per realizzare una rete a Banda ultra larga nelle 305 aree bianche della regione. Si tratta dei territori dei comuni abruzzesi nei quali non sono operativi gli operatori privati delle telecomunicazioni. La regione è tra le prime in Italia per numero di cantieri completati nell’ambito del progetto di digitalizzazione che ha richiesto un investimento di 90 milioni di euro, cofinanziato con fondi europei e nazionali. “Ad oggi siamo arrivati alla chiusura di 83 comuni” ha dichiarato Marco Pasini, regional manager Oper Fiber Abruzzo e Molise, riferendosi ai territori cablati, messi in rete attraverso la fibra ottica, dov’è possibile cioè richiedere l’attivazione dei servizi agli operatori che utilizzano la rete Open Fiber per la connessione a Internet, stabile e sufficientemente veloce. “Di questi Comuni 75 già sono stati collaudati e in 45 è partita la commercializzazione – ha aggiunto Pasini – Per cui un qualsiasi cittadino di questi comuni può richiedere il servizio sino a 1 Gigabit agli operatori (provider) che hanno deciso di aderire all’utilizzo della rete pubblica”. Pasini ha spiegato che il risultato è stato possibile grazie alla grande collaborazione nelle amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto fornendo tempestivamente i permessi e l’utilizzo dell’infrastruttura di pubblica illuminazione.
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