Casa, cala del 13,3 per cento la propensione all’acquisto delle famiglie italiane

La propensione all’acquisto di un’abitazione da parte delle famiglie italiane è calata dal 13,3% del 2022 al 12% nel 2023; la quota di quelle intenzionate ad acquistare ricorrendo all’accensione di un mutuo, in controtendenza rispetto al trend registrato negli ultimi anni, è calata dall’83% nel 2022 al 78% nel 2023. Lo rivela l’analisi condotta da Nomisma nell’ambito del 16° Rapporto sulla Finanza per l’Abitare. Nello specifico tra le famiglie numerose, una su cinque dichiara di non avere i requisiti per l’accesso al credito (il 21,1% del totale), un valore quasi triplo rispetto al 7,5% della media del campione. Percentuali più alte rispetto alla media si registrano anche per le famiglie con figli minori (13,1%) e persone sole under 45 (10,7%). Per quanto riguarda gli affitti, la quota di famiglie che prevedono nei prossimi 12 mesi di trovare difficoltà nel regolare il pagamento del canone di locazione si è ampliata dal 31,4% al 34,8% delle famiglie. Di riflesso, anche i proprietari mostrano una minore propensione alla locazione tradizionale: nell’ultimo anno è passata dal 17,7% al 10,5% la quota di soggetti che prevede di destinare le proprie abitazioni ad affitti a medio termine, allineandosi alla componente orientata agli affitti brevi (pari al 10,2%). Secondo l’indagine, la locazione rappresenta l’unica opzione percorribile per il 56% delle famiglie, a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti per poter accedere al mercato della compravendita; per il 15% di famiglie l’affitto è una situazione temporanea, mentre il 13% valuta la proprietà non conveniente.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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