“L’inflazione, terminata ormai la lunga frenata, si posizionerà poco sopra ai mode- rati valori correnti e, in media, si attesterà al +1,7% nel 2024 (da +5,6% nel 2023), con una revisione al ribasso di -0,4 punti rispetto allo scenario Csc di ottobre 2023. Nel 2025, è attesa rimanere intorno ai valori di fine 2024, assestandosi al +1,8% in media”. È quanto emerge dal rapporto di previsione ‘Tassi, Pnrr, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?’ elaborato dal Centro Studi di Confindustria e presentato questa mattina a Viale dell’Astronomia. “La dinamica dei prezzi al consumo in Italia – aggiunge – ha registrato un netto rallentamento nel corso del 2023, dopo i record toccati verso fine 2022 (+11,8% a ottobre). È scesa a un minimo di +0,6% annuo a fine 2023, per poi attestarsi a +1,3% a marzo 2024. Si mantiene dunque molto sotto l’o- biettivo Bce del +2,0%. La variazione acquisita a marzo per la media del 2024 è pari al +0,6%”.
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