Distretti Abruzzo, export +8,5% nei primi 9 mesi 2023

I distretti abruzzesi si sono mantenuti su un sentiero di crescita (+5% tendenziale) anche nel terzo trimestre 2023, in controtendenza rispetto al totale dei distretti italiani, che hanno registrato una lieve contrazione. Nel complesso i 5 distretti analizzati dal Monitor dei Distretti Industriali dell’Abruzzo realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo chiudono i primi nove mesi del 2023 con 543 milioni di euro di esportazioni, +8,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

I due distretti dell’agro-alimentare, dopo la forte crescita degli anni precedenti, registrano una battuta d’arresto, ma restano positivi nel bilancio dei primi nove mesi. Il distretto della Pasta di Fara, che aveva chiuso il 2022 con un incremento a prezzi correnti del 40,8% rispetto al 2021, arretra nel trimestre luglio-settembre (-8,9%), ma il totale esportato nei primi nove mesi dell’anno raggiunge quota 176 milioni di euro, (+4,8% rispetto allo stesso periodo 2022). Gli Stati Uniti assorbono circa un terzo delle vendite estere del distretto, dopo aver più che raddoppiato i flussi nel 2022 (+104%). Nei primi nove mesi dell’anno la crescita rallenta ma si mantiene positiva (+2,5%). Buone performance in Germania, Polonia, Belgio e Giappone.

Dinamica analoga per il distretto dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo, che lascia sul terreno l’8,2% nel trimestre estivo, con un andamento analogo agli altri distretti italiani del vino (-6,5%). Tuttavia mentre le esportazioni degli altri distretti vitivinicoli, nel complesso, hanno virato in territorio negativo nei primi nove mesi dell’anno (-1,1%), il distretto della DOP abruzzese, con 160 milioni di euro, mostra ancora un progresso (+3,1%). I mercati nordamericani sono quelli in cui si registrano i maggiori cali, in particolare Stati Uniti e Canada, mentre crescono a due cifre le vendite in Germania (+13,5% nei nove mesi, primo sbocco commerciale), Regno Unito (+34,2%), Paesi Bassi (+16,3%) e Francia (+25,6%).

Ottimo sprint nel terzo trimestre per il Mobilio abruzzese (+12,7%), non sufficiente però a riportare in positivo il bilancio dei primi nove mesi del 2023. Il distretto del mobile si ferma a quota 86 milioni di euro di export, il 4,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. L’ottima performance in Francia (+10,7% nei nove mesi) e i flussi più che raddoppiati verso alcuni mercati orientali come Qatar, Emirati Arabi Uniti, e Corea del Sud non riescono a compensare i ripiegamenti verso Stati Uniti, Cina e Hong Kong e Russia.

Prosegue l’ottima dinamica dei due distretti dell’abbigliamento, sebbene con valori assoluti più contenuti: i due distretti abruzzesi vanno in controtendenza rispetto agli altri distretti italiani dell’abbigliamento, che arretrano nel terzo trimestre del 2023. Questo territorio sta beneficiando di alcuni rilevanti investimenti in loco da parte di importanti griffe.

L’Abbigliamento nord-abruzzese cresce del 7,5% nel trimestre estivo e porta il risultato dei primi nove mesi del 2023 a quota 74 milioni di euro (+12,4%). In crescita tutte le principali destinazioni: Germania (+18,4% nei nove mesi), Paesi Bassi (+12,7%), Russia (+69,4%) e Turchia (+99,9%).

Ma il maggior contributo alla crescita va attribuito al distretto dell’Abbigliamento sud-abruzzese, che con un totale di 48 milioni di export nei primi nove mesi del 2023, raddoppia (+111,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022. In forte recupero i flussi verso la Svizzera, HUB logistico per importanti marchi del lusso, che con 26,9 milioni totalizza oltre la metà dei flussi del distretto (erano 1,5 milioni nei primi nove mesi del 2022); in forte incremento anche le vendite verso Russia (+21,6%), Francia (+134,7%) e Tunisia (+35,7%).

Nel complesso, per l’export distrettuale abruzzese gli Stati Uniti si confermano principale mercato di sbocco, con 92 milioni nei primi nove mesi del 2023, nonostante il calo dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-29,1% nel terzo trimestre). Incremento a doppia cifra verso la Germania (61 milioni nei primi nove mesi, +10,1%), che mantiene un buon ritmo di crescita anche nel terzo trimestre (+7,7%). Sul podio anche la Francia, con 48 milioni (+7,6% nel periodo gennaio-settembre), seguita dal Regno Unito con 34 milioni (+17%).

Tra le economie emergenti, che pesano in totale circa il 20% sulle esportazioni distrettuali abruzzesi, in contrazione Cina e Hong Kong (-31,4% nei nove mesi) e Repubblica Ceca (-24,1%); riprendono i flussi verso Russia (+14,3%, dopo il calo del 14,1% del 2022) e quasi raddoppiano quelli verso la Corea del Sud (+91,3%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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