Al via l’undicesima edizione di Sottocosta, il Salone nautico del Medio Adriatico: al nastro di partenza, oltre alle principali autorità istituzionali di tutto la regione, c’era anche Antonio Iannone, sottosegretario nazionale alle infrastrutture accompagnato dal presidente Marsilio.
A seguire, alla presenza anche di Giovanni Acampora, presidente Assonautica italiana e Luciano Serra, presidente Assonat, la presentazione di un focus curato dall’istituto statistico G. Tagliacarne sull’impatto del mare sull’economia blu abruzzese. In base ai dati comunicati, mentre l’Europa registra un significativo rimbalzo dell’economia del mare dopo la crisi del 2020, l’Italia si distingue come una delle maggiori economie blu del continente. Nel contesto nazionale, l’Abruzzo si ritaglia un ruolo interessante. I suoi 42 comuni costieri (circa il 14% del totale regionale) accolgono quasi la metà della popolazione (43,4%) e producono oltre il 42% del valore aggiunto. La densità abitativa nei comuni litoranei è di 457 abitanti per km², a fronte dei 75 negli altri territori abruzzesi. Nel 2023, l’economia del mare in Abruzzo ha generato 1,3 miliardi di euro di valore aggiunto diretto, e 2,7 miliardi complessivi grazie all’effetto filiera, pari all’8,5% dell’economia regionale. Tuttavia, il moltiplicatore economico regionale (1,1) resta ben al di sotto della media nazionale (1,8), segnalando una minore capacità di attivare valore lungo la catena produttiva.
Il tessuto imprenditoriale marittimo abruzzese presenta caratteristiche peculiari: le imprese femminili rappresentano il 22,2% del settore, mentre quelle straniere crescono e arrivano all’8,3%. Più contenuta, invece, la presenza di imprese giovanili, che si fermano al 7,7% e registrano un calo marcato rispetto al 2019. Sul fronte del commercio estero, il 2023 ha visto un lieve calo delle esportazioni marittime abruzzesi, ma il settore ittico ha confermato il proprio peso specifico. A livello nazionale, invece, si segnala la forte crescita dell’export della nautica da diporto, che da sola rappresenta quasi il 44% delle imbarcazioni esportate italiane.