I consumi di energia elettrica si sono ridotti dell’1,1% nel 2022

I consumi di energia elettrica si sono ridotti dell’1,1% nel 2022 e la diminuzione è stata più sensibile nell’industria (-3,9%), nel residenziale (-2,8%) e nell’agricoltura (-1,7%), in aumento invece nel settore terziario (+4%).  La produzione nazionale lorda è passata dai 289,1 TWh del 2021 ai 286,9 TWh del 2022 (-1%), mentre le importazioni sono cresciute dell’1,8% e le esportazioni del 16,4%. Le rinnovabili hanno contribuito per circa il 35% al mix della produzione elettrica nazionale, meno che nel 2021 (era del 40%). E’ quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente) sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2022. La domanda nazionale è stata soddisfatta per poco più dell’86% dalla produzione nazionale, mentre per la parte rimanente dal saldo con l’estero. Questi valori sono in linea con quelli del 2021 (ma nel 2020 la quota di produzione nazionale era stata invece del 90%).

Le fonti rinnovabili sono risultate in calo del 13,9%, ma al loro interno il fotovoltaico è cresciuto del 12,3%. In particolare: generazione idroelettrica -37,8%, data l’emergenza idrica registrata nel 2022; generazione da bioenergie -8,5%, da eolico -1,8% e da geotermico -1,7% rispetto al 2021. Per l’anno 2022, i costi derivanti dall’incentivazione delle fonti rinnovabili sono risultati pari a circa 6,4 miliardi di euro, in rilevante calo rispetto agli anni precedenti (10,5 miliardi di euro nel 2021), per effetto degli elevati prezzi di mercato dell’energia elettrica.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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