Il tasso di disoccupazione in provincia dell’Aquila nel 2021 aumenta dell’1,3 per cento

Il tasso di disoccupazione in provincia dell’Aquila nel 2021 aumenta dell’1,3 per cento e si attesta al 9,5 per cento, nel 2020 era dell’8,2 per cento. Il segno è negativo soprattutto per l’occupazione femminile che sale al 13.5 per cento (2021) contro il 9,4 per cento del 2020. Per i più giovani, nella fascia di età 15-24 anni, il tasso di disoccupazione passa dal 31,4 per cento del 2020 al 32,6 per cento del 2021. La disoccupazione giovanile femminile, per l’anno 2021, si attesta al 46,6 per cento. Per le donne risulta in calo anche il tasso di occupazione (-2,2 per cento) che passa dal 47,5 per cento del 2020 al 45,3 per cento del 2021. Sul fronte salariale, i dati del rendiconto annuale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) Abruzzo 2021 evidenziano quanto le retribuzioni delle donne siano inferiori rispetto a quelle degli uomini.

Nella gestione privata, la retribuzione media annua pro-capite nella categoria operai per un uomo vale euro 17 mila 768,4, per una donna 9 mila 306,8 euro, per un impiegato uomo 29 mila 43,1 euro e per una donna 17 ila 943 euro. Per un dirigente uomo la retribuzione media ha un valore di 127 mila 637,4 euro mentre per una donna è di 74 mila 814 euro. Nell’aquilano, nel 2020 e 2021 è stato registrato il maggior numero di richieste di reddito di emergenza, rispetto alle altre province abruzzesi. Sono state 11.996 le richieste accolte su 35 mila inoltrate all’Inps. Oggi reddito e pensione di cittadinanza sono percepiti da circa il 6 per cento della popolazione provinciale. Rilevante il dato relativo alle ore di Cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga, autorizzate nell’anno 2021 che corrispondono a circa 6 milioni 608 mila 834.

“Nelle aree interne della regione Abruzzo l’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dell’inflazione sta generando una forte preoccupazione per la stagione invernale, con il rischio concreto che le persone con fragilità maggiori debbano rinunciare a scaldare la propria casa, dopo aver rinunciato a tanti altri elementi di consumo”. Lo ha detto Francesco Marrelli, segretario generale Cgil della provincia dell’Aquila, commentando i dati Istat e Inps sull’occupazione nelle aree interne dell’aquilano, sottolineando che è necessario rimettere al centro del dibattito politico il lavoro, i redditi, i diritti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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