“Ci sono tutte le condizioni affinche’ il prezzo del latte alla stalla venga pagato 60 centesimi a litro. Il consumatore acquista latte e formaggi che hanno subito degli aumenti di prezzo nell’ultimo periodo, ma questa crescita e’ concentrata solo nella parte finale della filiera e all’allevatore non e’ stata riconosciuta nessuna remunerazione aggiuntiva, anzi spesso c’e’ stato un ribasso”. Coldiretti Abruzzo lancia l’allarme in riferimento al mercato di latte, formaggi e derivati che e’ in trend crescente ormai da parecchie settimane ma senza alcun beneficio per gli allevatori che devono fare i conti con l’aumento dei costi delle materie prime che aggrava ulteriormente la situazione delle stalle da latte. “E’ urgente l’adeguamento del prezzo del latte – dice Pietropaolo Martinelli, allevatore zootecnico e presidente regionale di Coldiretti Abruzzo -. Le aziende devono sopperire all’aumento dei costi delle materie prime. Aggiungiamo anche il problema della fienagione che avremo nei prossimi mesi, in quanto le piogge di aprile e maggio hanno condizionato qualita’ e quantita’ dei raccolti di fieno che si riverseranno sulla produzione di latte che scendera’ di conseguenza. E’ necessario – aggiunge Martinelli – garantire la giusta redditualita’ agli imprenditori agricoli affinche’ essi possano poi investire nelle proprie aziende per migliorare sempre piu’ i livelli di benessere animale, qualita’ del prodotto e sostenibilità”
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