I dati dell’Ufficio Studi della CGIA evidenziano il peso delle micro e piccole-medie imprese nell’economia abruzzese. Nel 2023 l’Abruzzo registra un’incidenza dell’87,6% di occupati impiegati nelle MPMI sul totale delle imprese regionali, dato che colloca la regione al decimo posto nazionale .
L’analisi provinciale conferma la centralità del settore in tutto il territorio. L’Aquila presenta un’incidenza pari al 94,4%, tra le più elevate in Italia. A seguire Teramo con il 91,4%, mentre Pescara si attesta all’83,9% e Chieti all’83,5% . Il dato regionale è superiore alla media nazionale (76,4%), segno di un sistema produttivo fortemente basato su imprese di piccole dimensioni.
Il report sottolinea come, a livello europeo, le PMI italiane mostrino performance competitive in termini di occupazione e valore aggiunto. Tuttavia, il quadro nazionale risente della scarsità di grandi imprese, una dinamica che coinvolge anche l’Abruzzo e che rende le MPMI un elemento imprescindibile per l’economia locale.
Nel Mezzogiorno, di cui l’Abruzzo rappresenta l’area settentrionale, le micro e piccole-medie imprese costituiscono uno straordinario serbatoio occupazionale, con un’incidenza media del 90,7% . Il dato abruzzese, pur inferiore rispetto alle regioni meridionali meno industrializzate, conferma il ruolo decisivo del tessuto imprenditoriale diffuso nella tenuta economica e sociale del territorio.
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