Nuove competenze, infrastrutture di collegamento, finanza per i progetti industriali con hanno al centro la sostenibilità. Questi i punti chiave di quanto emerso nella Sala Eden ad Ortona durante l’Assemblea-convegno pubblico “Insieme per il lavoro”, promossa dalla Piccola Industria di Confindustria Abruzzo. Per Giuseppe Ranalli presidente di Piccola Industria Confindustria Abruzzo: “Viviamo in un Paese che continua a crescere meglio rispetto agli altri Paesi Europei, grazie alle imprese, agli imprenditori, ai lavoratori che sono riusciti a superare i tanti ostacoli che ci sono stati. La formazione è una vera emergenza. L’Abruzzo deve diventare anche più attrattivo, migliorando la dotazione infrastrutturale con modelli di città smart e servizi pubblici su misura per il cittadino. Vogliamo diventare un sistema di aziende sempre più organizzate per accogliere: un’azienda che rispetta i diritti dei
lavoratori e promuove un ambiente inclusivo e diversificato può, infatti, attrarre e trattenere i talenti più facilmente.”
Dopo i saluti istituzionali di Cristiana Canosa – vice sindaco di Ortona, Marco Marsilio – presidente Regione Abruzzo, Gennaro Strever – presidente CCIAA Chieti Pescara, Antonio D’Intino – presidente ANCE Abruzzo, Lorenzo Dattoli – vicepresidente Confindustria Abruzzo, grande attenzione per gli interventi di Edoardo Rixi – Viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Alberto Bagnai – Vice Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Pasquale Casillo – Presidente Banca Popolare Bari.
Giovanni Baroni – Presidente Piccola Industria Confindustria, intervenuto con collegamento da remoto, ha tenuto la relazione introduttiva sottolineando: “Tenuta del sistema e incertezza per il futuro sono due degli elementi che caratterizzano lo stato di salute delle nostre PMI secondo quanto emerso dal Rapporto Regionale PMI 2023 di Confindustria e Cerved presentato a fine giugno. A tenere sono stati fatturato (+2,4%), valore aggiunto (+1,4%) e MOL (+2,9%) che hanno recuperato i livelli del 2019. Tuttavia, inflazione e alti tassi stanno facendo contrarre redditività netta e utili delle piccole e medie imprese, che con la crisi pandemica hanno fatto un passo indietro di 4 anni nel processo di rafforzamento dei bilanci. Un quadro che vede l’Abruzzo fare anche meglio del resto d’Italia. Le piccole e medie imprese abruzzesi dal 2020 al 2021, infatti, hanno retto agli shock e registrato un incremento del 5,7%: un dato che supera la media nazionale che è del 4,2%. In questa cornice è essenziale, per non vanificare gli sforzi fatti, mettere in campo tutte le misure necessarie a stimolare gli investimenti privati e a sostenere le imprese impegnate nella doppia transizione green e digitale, a partire dal PNRR. Dobbiamo poter guardare avanti con fiducia in un orizzonte certo in cui le imprese possano
continuare a essere protagoniste”.
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