Turismo e ostelli della gioventù, Aig: una sfida per l’Abruzzo

Innovare e diversificare l’offerta turistica alberghiera per intercettare un mercato che ha un potenziale di 5 milioni di giovani, il 70% dei quali provenienti dall’estero e in particolare dal nord Europa. Questo l’obiettivo che anche in Abruzzo si prefigge l’Aig, Associazione italiana alberghi per la gioventu’, che ha firmato un protocollo d’intesa tra ANCI, Associazione nazionale comuni Italiani, e che dopo la tappa di L’Aquila ha tenuto lezioni sul turismo sociale e scolastico all’universita’ G. D’Annunzio di Chieti Pescara, agli studenti del dipartimento di economia aziendale, e ha poi illustrato alla stampa i termini di questo progetto. Protagonisti dell’iniziativa che sta toccando numerose citta’ italiane, Carmelo Lentino segretario nazionale AIG, Roberto Messina responsabile della Comunicazione e dei progetti culturali AIG, Felice Marinucci presidente AIG. Ospite della conferenza stampa anche il professore di sociologia Roberto Veraldi. “Anche in Abruzzo sono gia’ in corso contatti con operatori pubblici e privati – ha detto Lentino – con l’obiettivo di far si che strutture dismesse o parzialmente utilizzate, o che intendano contrastare la concorrenza della ricettivita’ low cost, entrino a far parte di un circuito affermato, a livello mondiale che conta oltre 5.500 strutture e 5 milioni di giovani ospitati ogni anno in piu’ di 70 paesi”. Nessuna di queste strutture e’ pero’ ad oggi presente pero’ in Abruzzo, nemmeno nelle citta’ universitarie, dove invece la presenza di un ostello e’ la norma, in Italia e in Europa. “Un paradosso se vogliamo – spiega il referente regionale Marinucci – L’Abruzzo ha un potenziale turistico enorme, col le sue coste, le sue montagne i suoi Parchi e suoi beni artistici e architettonici. Un potenziale che impone di trovare nuove strade, offrire prodotti innovativi sul mercato mondiale”. E il modello di ricettivita’ dell’ostello per la gioventu’ presenta proprio questo prodotto innovativo, assicurano quelli di Aig , per quanto sia nato ad inizio ‘900 in Germania e introdotto in Italia solo 1945, contando ora a livello nazionale, 100 strutture. “L’ostello – e’ entrato nel merito Lentino – e’ calibrato proprio sul target a cui l’Abruzzo e non solo deve puntare”. Gli ostelli per la gioventu’, e’ stato poi spiegato, in Germania e in altri paesi del nord Europa e non solo, sono considerati un servizio pubblico essenziale, tanto e’ vero che ricevono finanziamenti statali, e molti istituti scolastici li scelgono come vacanze formative. “Il turismo in Abruzzo – ha concluso il professor Varaldi – ha un potenziale enorme e per intercettarlo e anche per destagionalizzare

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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