80 anni di FAO e il ruolo dell’ONU in un mondo che cambia

Di Francesco Piccinino Camboni

il WFF e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Dal 10 al 17 ottobre 2025 si è svolto a Roma presso la sede FAO il World Food Forum, un evento internazionale con l’obiettivo di riflettere sulle sfide dell’alimentazione, della sostenibilità e della sicurezza alimentare globale. Il momento centrale è stato giovedì 16 ottobre, giorno in cui la FAO celebra la sua fondazione (16 ottobre 1945) e ricorre la Giornata Mondiale dell’Alimentazione.
Nella giornata, è stato inaugurato il MuNe – Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura, con taglio del nastro da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu. (1*)
Il Papa, in visita alla sede, ha denunciato l’uso della fame come arma di guerra, definendo tale strategia “crudele” e la fame “una rovina dell’umanità”, invitando tutti a farsi carico della sofferenza altrui. (2*)
Durante l’evento, ha preso la parola anche il Presidente Mattarella, il quale ha lamentato il declino del multilateralismo e il pericolo che questo arretri nella lotta contro la fame. Erano presenti anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, tra gli altri Rappresentanti istituzionali. (3*) Ma quanto è cambiato, in ottant’anni, il mondo che la FAO doveva aiutare a sfamare? E soprattutto, quanto è ancora efficace l’architettura delle Nazioni Unite nel garantire i principi per cui sono nate?

Fame e spreco: cifre che interrogano
Il tema principale del Forum è stato la contraddizione più bruciante del nostro tempo: la convivenza tra abbondanza e privazione. Mentre miliardi di tonnellate di cibo vengono buttate ogni anno, una grande fetta della popolazione mondiale non ha di che nutrirsi.
Le Nazioni Unite calcolano che circa il 13% del cibo mondiale venga perso tra raccolta e vendita, e un ulteriore 19% venga sprecato dai consumatori o lungo la catena di distribuzione (4*). Dati che si affiancano a quelli della FAO, che stimano in oltre 2,3 miliardi le persone che hanno vissuto condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave nel 2024, affermando che oltre 673 milioni di persone nel mondo hanno sperimentato la fame solo l’anno scorso, pari all’8,2 % della popolazione globale (5*). Numeri che da soli basterebbero a giustificare un forum mondiale.
Questa contraddizione, abbondanza sprecata e fame persistente, è stata al centro delle riflessioni del forum, che ha insistito sull’urgenza di politiche più inclusive, investimenti mirati, e responsabilità dei cittadini oltre che delle istituzioni.

Il ruolo (e i limiti) delle Nazioni Unite nel contesto attuale
Ottant’anni fa, con la creazione dell’ONU, il mondo usciva da una guerra globale e cercava un ordine fondato sulla pace, la cooperazione e i diritti umani. La FAO, agenzia specializzata ONU, nacque proprio in questo contesto. Tuttavia, la capacità delle Nazioni Unite di incidere efficacemente è spesso messa in discussione.
Secondo la critica, Il paradosso più evidente si annida ad esempio nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l’unico organo a poter adottare risoluzioni vincolanti, ma che è dominato da cinque membri permanenti (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito) gli stessi vincitori della Seconda guerra mondiale. Ciascuno di loro detiene il diritto di veto, uno strumento che può bloccare qualsiasi risoluzione, anche in presenza di consenso globale.
Può un’istituzione nata per garantire l’uguaglianza tra le nazioni essere governata da una gerarchia tanto rigida? Può la pace essere amministrata da chi, per storia e potere, continua a definire le regole del gioco?
Molti analisti e diplomatici, anche interni al sistema ONU, sostengono che questa architettura, concepita nel ’45, non rispecchi più la realtà geopolitica del XXI secolo e che senza una riforma, l’ONU rischi di rimanere un simbolo più che un’istituzione efficace.
Se la pace e la sicurezza mondiale dipendono da cinque poteri che possono bloccare qualsiasi decisione, quanto spazio resta per le istanze dei paesi più deboli? Le strutture multilaterali rischiano di diventare simboli vuoti, se la loro efficacia resta subordinata a equilibri di potere convenzionali, modellati su alleanze e interessi individuali, più che su una reale volontà di giustizia internazionale.
Nel contesto del World Food Forum, questa tensione emerge in filigrana: quanto possono contare le raccomandazioni e le dichiarazioni se l’assetto generale resta ingessato? Il rischio è che i grandi eventi internazionali restino momenti rituali più che motori di cambiamento.

Il peso delle parole: impegno reale o dichiarazioni rituali?
Nel corso del World Food Forum, gli interventi ufficiali hanno toccato i grandi temi globali: sostenibilità, innovazione agricola, lotta allo spreco, empowerment dei giovani. Tutte parole necessarie, ma spesso già sentite.
Il Papa stesso ha ammonito contro le “parole vuote”, definendo la fame un “fallimento collettivo” e una “colpa storica”. (2*)
Mattarella ha evocato con forza il nesso tra multilateralismo e sfide globali: senza cooperazione, le soluzioni isolate non bastano. (3*) I leader internazionali hanno ribadito l’impegno a non lasciare indietro nessuno. Eppure, la realtà fuori dalle sale del forum racconta un’altra storia: guerre che interrompono le rotte del grano, crisi climatiche che devastano i raccolti, economie che sacrificano la giustizia sociale sull’altare della competitività.
Il rischio, anche in questi contesti, è che la retorica umanitaria sostituisca la volontà politica. Il test vero non sarà nei comunicati finali, ma negli impegni mantenuti.

Fonti:
1 EFA: https://www.efanews.eu/en/item/54478-world-food-day-italian-president-mattarella-and-pope-leo-xiv-visit-the-fao.html?utm_
2 Vatican News: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-10/papa-leone-xiv-visita-fao-roma-fame-poverta-guerra.html?utm_
3 ANSA: https://www.ansa.it/english/newswire/english_service/2025/10/16/-mattarella-laments-retreat-of-multilateralism-at-fao-_16cadd60-8cde-4cea-8195-f765350ccfd0.html?utm_ , Sky TG 24: https://tg24.sky.it/cronaca/2025/10/16/mattarella-papa-leone-xiv-fao-cerimonia-inaugurazione?utm_
4 UN: https://www.un.org/en/observances/end-food-waste-day?utm_
5 FAO: https://www.fao.org/newsroom/detail/sofi-2025–fao-calls-for-urgent–coordinated-and-inclusive-action-to-end-global-hunger/?utm_

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Hiroshima e Nagasaki: il silenzio che ancora parla

di Francesco Piccinino Camboni 6 e 9 agosto: date scolpite nella coscienza umana Un orologio …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *