Bacino sciistico della Maiella, congestione del traffico, assi di collegamento. Antichi nodi giungono al pettine

di Alessandro D’Ascanio*

La cronaca turistica degli ultimi giorni, in parallelo ai fermi richiami del Questore di Pescara rivolti a noi Sindaci, riporta alla ribalta, in forma parossistica, tutti i limiti e le condizionanti carenze del Bacino sciistico della Maiella, nelle stazioni di Passo Lanciano, Fonte Tettone e Maielletta: congestione del traffico veicolare, insufficienza di posti auto, inadeguatezza e vetustà degli impianti, assenza di attrattive per famiglie, degrado del patrimonio immobiliare, carenza di servizi etc.

Ad onta dello sforzo di progettazione complessiva (pur con evidenti errori di impostazione generale) profuso dalla Regione Abruzzo negli anni, nulla di concreto in termini di cantieri, opere, soluzioni.
Tra i limiti macroscopici e forieri di problemi attuali: l’insufficienza del sistema di collegamenti stradali incapace di reggere picchi di flussi di arrivi dall’area urbana motivati dalla volontà di fruire degli spazi aperti della montagna in tempi di perdurante ristrettezze da Covid.

Dov’è finita la proposta di realizzazione di parcheggi di scambio sui tre versanti di Pretoro, Lettomanoppello e Roccamorice pensata dal Parco Nazionale della Maiella nell’ottica strategica – anche in periodo estivo – di decongestionare le strade montane dall’uso pervasivo delle vetture private a vantaggio di una mobilità pubblica, ecologica, sostenibile e innovativa in grado quanto meno di lenire gli effetti perversi di un modello di mobilità ferocemente individualista?

E per quali ragioni non è stata ancora presa in seria considerazione la mia proposta di transitabilita’ invernale della Strada provinciale 64, passante per Roccamorice e diretta alla sommità della montagna per altro versante, che potrebbe non solo scindere il peso degli arrivi, ma soprattutto porsi come modello innovativo di salita green agli impianti, con utilizzo di navette e altri originali mezzi di collegamento, con recupero dell’incantevole località detta “Le Nette” quale nuovo terzo nuovo accesso al Bacino sciistico della Maiella?

Per quale motivo perpetrare un’ingiustizia decennale che vede uno dei versanti della Maiella, quello degli Eremi celestiniani, della grande Parete dell’Orso per l’arrampicata sportiva, dell’architettura in pietra a secco più importante d’Abruzzo, dello scorcio panoramico mozzafiato su mare Adriatico, Gran Sasso, gole di Popoli, Morrone e quant’altro mortificato dall’ impossibilità di una transitabilita’ invernale che, per inciso, arrecherebbe benefici a tutto il sistema?

La comunità civica di Roccamorice non si rassegnerà e porrà, con caparbietà figlia di un’antica storia, ancora una volta, la questione all’attenzione della politica regionale!

*sindaco di Roccamorice, Consigliere Provincia di Pescara

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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