di Angelo Orlando*
Caos debiti sanità in Abruzzo: quando la semplice lettura di un verbale del Tavolo di monitoraggio romano spiega agli abruzzesi la differenza-abissale-tra la realtà raccontata dalla “politica” e la realtà “autentica”!
Agli inizi di maggio- è un caso che tutto avvenga dopo le elezioni del 10 marzo?- si scatena la bagarre sui conti 2023 della sanità in Abruzzo, più esattamente sul debito sanitario.
Attraverso la denuncia di un consigliere del PD, gli abruzzesi scoprono che il totale dei debiti delle Asl ammonta a oltre 122 milioni di euro, -122.480.857 (sul sito OpenBDAP della Ragioneria Generale dello Stato il debito è -118.045.303 €).
Subito dopo la denuncia, un inarrestabile profluvio di audizioni, richieste di dimissioni, “commissariamenti”, frenetiche e agitate riunioni di commissioni consiliari fino al mitico” comma 4 dell’articolo 2 della legge regionale 23 maggio 2024, n.9:
“ Nel medesimo termine di cui al comma 1 le Asl provvedono alla trasmissione dei piani alle Commissioni I e V del Consiglio regionale che, previa illustrazione dei contenuti e della sostenibilità degli stessi da parte del Dipartimento Salute della Regione, esprimono parere obbligatorio e vincolante sui piani medesimi, entro 15 giorni successivi, ai fini della successiva approvazione da parte della Giunta regionale”.
Finalmente, con l’aggettivo “ vincolante “, potere della semantica !, si ristabilisce la priorità della politica sull’amministrazione!
A questo punto, una domanda, forse peregrina, sorge spontanea: i Consiglieri regionali leggono-possono leggere? – in tempo reale i verbali del Tavolo di monitoraggio oppure ci troviamo di fronte ad uno spiacevole caso di “asimmetria informativa” ?
Infatti, se avessero letto, come certamente hanno fatto i politici e i tecnici della Giunta, il verbale del 13 dicembre 2023, probabilmente avrebbero avuto una visione più chiara ed esaustiva del problema, con la possibilità di intervenire prima e più efficacemente.
Ecco passi del verbale della Riunione, a pagina 81:
” – Al III trimestre 2023 risulta per la regione Abruzzo un risultato di esercizio in disavanzo per il valore di 117,164 mln di euro che, proiettato linearmente all’anno, determinerebbe un disavanzo annuale stimato in 156,352 mln di euro ( cifra vicina a quella riportata da OpenBDAP- n.d.c.). L’Advisor stima una perdita di esercizio annuale sulla base di una proiezione ponderata pari di un disavanzo di 112 mln di euro. I Tavoli, alla luce di quanto sopra, nell’esprimere preoccupazioni inerenti alla gestione corrente del SSR, raccomandano alla Regione di approntare ogni misura necessaria alla corretta gestione della programmazione assistenziale e delle risorse. Si ricordano le verifiche di legge da effettuarsi in sede di IV trimestre…
Con riferimento allo stato di attuazione del Piano di rientro valutano quanto segue:…
– relativamente al monitoraggio dell’erogazione dei LEA (NSG), si rileva che i dati provvisori presentano un importante decremento nell’aria prevenzione che risulta insufficiente ( a questo proposito, ci si è accorti che la bocciatura del 2022 segue quella del 2020?); anche l’area distrettuale presenta un trend in diminuzione dall’anno 2020 rimanendo, tuttavia, nell’intervallo di adempienza…” (In questo caso sarebbe opportuno anche valutare gli scostamenti di bilancio nel consolidato degli anni precedenti, riscontrando spostamenti di fondi dall’area di prevenzione e da quella distrettuale a quella ospedaliera, a dire il vero con poco brillanti risultati).
Dalle pagine 17 e 18 del verbale, poi, escono chiare delucidazioni sulla differenza del passivo 2023 rispetto al passivo 2022 ( le cifre riportate a pagina 28 corrispondono perfettamente a quelle riportate da OpenBDAP):
Passivo 2022
– Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila -67.151. 803,
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Asl Lanciano-Vasto-Chieti -23.920.825,
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Asl Pescara -41.038.016,
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Asl Teramo -24.999.316,
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Totale debiti Asl -157.109.959
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Riepilogo regionale -15.129.989.
La ragione del miracolo” del pressoché quasi totale azzeramento del debito?
A pagina 17 del verbale: “ – rilevato che a CE Consuntivo 2022 le ASL regionali risultano in perdita per 155,991 mln di euro mentre la GSA presenta un utile pari a 141,980 mln di euro, determinando così un fabbisogno di copertura è pari a 14,0 11 milioni di euro…”(alla fine di tutti i conteggi e aggiustamenti, per il Tavolo il disavanzo della regione Abruzzo acconto consuntivo 2022 è pari a 16.807.000 €).
Ora la Gestione sanitaria accentrata (GSA) è uno specifico centro di responsabilità che gestisce direttamente una quota del finanziamento del servizio sanitario regionale e procede all’implementazione, alla tenuta di una contabilità di tipo economico patrimoniale e all’adozione del bilancio di previsione e di esercizio della GSA (all’articolo 22 del decreto legislativo 118/2011).
Purtroppo per i nostri eroi, per il 2023 GSA ha avuto a disposizione, per destinare la somma al ripiano dei debiti delle Asl, solo 24.648.693 €, ragion per cui alla fine (sempre per OpenBDAP ) Il disavanzo complessivo della regione è -93.396.610 € e non oltre 122 milioni di euro.
Perché, allora, il Tavolo di monitoraggio ha approvato una proposta di ripiano per oltre 122 milioni di euro, come trionfalmente affermato dall’assessore Verì il 27 maggio?
Tra disallineamenti temporali, rimodulazioni, riadozioni, nelle centinaia di pagine che, ai diversi livelli, raccontano i numeri della regione il rischio reale per i comuni mortali, e non solo, è un’endemica confusione.
Vuoi vedere che dal 2009, per la sanità abruzzese, il “nuovo che avanza” in realtà è “il “nuovo che (fa)arretra(re)?
(Continua…)
*Insegnante, viene eletto al Senato della Repubblica nel 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e per la XII legislatura fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e di quella Agricoltura. Successivamente è per due mandati consigliere regionale in Abruzzo sempre per il PRC.