di Angelo Orlando*
Esiste nella politica abruzzese c’è una innata vocazione al “taglio”- la “borsacchiata”-, naturalmente approfittando delle tenebre e della compassionevole noncuranza dell’opposizione, vocazione esemplificata, nel dicembre 2023, da una sofferta resipiscenza tradotta in emendamento e profluvio di comunicati da un politico navigato che, dopo 15 anni in Regione, 10 in maggioranza e, addirittura,5 da mirifico Assessore all’agricoltura, sul far del crepuscolo, all’improvviso, svillaneggiando i suoi sodali di un tempo, si accorge che una antica legge danneggiava il mondo agricolo( miracoli della maturazione nel tempo!).
Peccato, però, che non abbia fornito risposte su un’altra “ borsacchiata” sempre notturna , quella del 22 settembre 2009, quando, in assenza di potestà legislativa del Consiglio regionale, con un emendamento, oltretutto logicamente incompatibile con un corretto coordinamento del testo normativo, tradotto nell’articolo 5 della l.r.17/2009, violava le prerogative del Commissario ad acta per la sanità, nominato dal Governo Berlusconi IV, Ministro della Gioventù l’on. Meloni, violando, altresì, l’articolo 120, comma 2 della Costituzione, cancellando le aziendalizzazioni degli ospedali di Chieti e L’Aquila, aziendalizzazioni avviate dal Presidente Berlusconi e dal Ministro Moratti e sospese, non cancellate, dalla l.79/2009, sempre Berlusconi imperante!
Come nasce il “mostro” inefficace dell’attuale assetto del SSR abruzzese?
Con questa serie di distrazioni “romane”:
La politica ne ha mai parlato?
Se così succede con i LEA, quali rischi corriamo con gli ipotizzati 210 LEP dell’autonomia differenziata?
E’ lecito pensare, come diceva Flaiano che, soprattutto in questa Regione, “ c’è sempre qualcuno che sposta in avanti la soglia del ridicolo “
*Insegnante, viene eletto al Senato della Repubblica nel 1994 nelle file di Rifondazione Comunista e per la XII legislatura fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e di quella Agricoltura. Successivamente è per due mandati consigliere regionale in Abruzzo sempre per il PRC.