Confartigianato, Italia in ritardo nella digitalizzazione della P.A.

“L’Italia è ancora in ritardo nella digitalizzazione dei rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese. Solo il 41,3% degli italiani interagisce con gli enti pubblici attraverso internet, rispetto al 54,3% della media dell’Unione Europea. E siamo al 23/o posto nell’Ue per l’offerta di servizi pubblici digitali alle imprese”. E’ “l’allarme” contenuto in un rapporto sulla burocrazia elaborato da Confartigianato su dati Eurostat e Eurobarometro che evidenzia: “siamo ancora distanti dagli standard di innovazione europei”, rilevando anche il ritardo più marcato del Sud.

Il rapporto di Confartigianato segnala che “il 53% degli enti locali – regioni e province autonome, province e città metropolitane, comuni, Asl e aziende ospedaliere – ha un sito internet esclusivamente informativo e non abilitato al dialogo con l’utenza e appena il 30% permette pagamenti on line sul proprio portale. Quest’ultima percentuale scende al 13% nel Mezzogiorno”. In media, “soltanto il 23% dei cittadini dialoga con la P.a tramite l’invio di moduli compilati e questo ci colloca nelle ultime posizioni della classifica delle 195 regioni europee.

Bisogna scendere al 131/o posto per trovare il nostro territorio più efficiente, la provincia autonoma di Bolzano, con un modesto 34,6%. Seguono altre regioni italiane, ma tutte oltre il 145/o posto”. Ed “il Mezzogiorno, in particolare, mostra i risultati peggiori, con la Calabria al 184/o posto”. Per Confartigianato “non c’è da stupirsi, quindi, se soltanto il 34% dei cittadini italiani si dichiara soddisfatto dell’offerta dei servizi pubblici, un dato che colloca l’Italia al penultimo posto tra i 27 Paesi dell’Ue, prima della Grecia. Questo livello di soddisfazione è di ben 20 punti percentuali inferiore alla media europea del 54%”.

“Non va meglio per le imprese: nel Paese che conta ben 123.688 atti normativi vigenti pubblicati negli ultimi cento anni, il 78% degli imprenditori si sente ostacolato dai continui cambiamenti legislativi, ben 14 punti percentuali in più rispetto al 64% della media Ue. Inoltre, il 73% degli imprenditori lamenta la complessità delle procedure” amministrative, sette punti in più del 66% della media Ue”.

Un segnale positivo -per la riduzione del digital divide della P.a locale – evidenzia ancora il rapporto – “arriva dalla crescita della spesa dei comuni per servizi informatici, telecomunicazioni, hardware e software che, anche grazie al sostegno del Pnrr, nel 2023 sale del 16,9% rispetto all’anno precedente, con una maggiore accentuazione nel Sud, dove queste spese aumentano del 39,8% a fronte del +10,1% del Centro-Nord. Rimane comunque un gap della spesa per abitante che, per questi capitoli legati alla digitalizzazione dei servizi comunali, nel Mezzogiorno permane inferiore del 25,3% rispetto alla media del Centro Nord”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Immigrati, salgono le rimesse inviate all’estero nel secondo trimestre

Crescono le rimesse inviate all’estero dagli stranieri residenti in Italia nel secondo trimestre 2024. In …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *