Design, il valore aggiunto del settore sfiora 3 miliardi

L’Italia e’ il Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di imprese in ambito design, oltre 36 mila tra liberi professionisti, lavoratori autonomi e imprese. Nel 2021 il valore aggiunto si e’ attestato a 2,94 miliardi di euro, un valore vicino a quello pre-pandemico. Nel settore, anche l’occupazione e’ in crescita e oggi registra oltre 63 mila lavoratori. E’ quanto emerso dai risultati del report “Design Economy 2023”, realizzato da Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design, con il supporto di Adi, Circolo del Design, Comieco, AlmaLaurea e Cuid e presentato all’Adi Design Museum di Milano.

“Nonostante uno scenario cosi’ complesso, l’Italia si conferma il Paese europeo con il maggior numero di imprese attive nell’ambito del design, con vaste e positive ricadute sul territorio sia in termini di occupazione sia di valore aggiunto generato. Questo settore, pero’, risulta ancora molto frammentato, composto prevalentemente da liberi professionisti e micro o piccole imprese” ha spiegato Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader, osservando che “oltre alle sfide manageriali “tradizionali”, le imprese del design dovranno far fronte alla richiesta di sostenibilita’ che viene da consumatori, investitori e regolatori: specialmente per le Pmi, i rating di filiera e il rating Esg potranno rappresentare un biglietto da visita per operare in un contesto globale dove la sostenibilita’, tramite il buon governo societario, e’ un prerequisito fondamentale per rimanere sul mercato”. Per Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, “nel pieno di una transizione verde e digitale, il design e’ chiamato nuovamente a dare forma, senso e bellezza al futuro”. I prodotti, in un contesto di risorse scarse, “dovranno necessariamente essere riprogettati per diventare piu’ durevoli, riparabili, riutilizzabili. Il rapporto tra design e sostenibilita’ e’ alla base del nuovo Bauhaus europeo lanciato dalla presidente Von der Leyen per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo anche per questo l’Italia ne e’ una naturale protagonista. Perche’, come scritto nel Manifesto di Assisi, affrontare con coraggio la crisi climatica non e’ solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra societa’ piu’ a misura d’uomo e per questo piu’ capaci di futuro” ha concluso Realacci.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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