“E’ la prima volta che i paesi del G7 con i paesi partner decidono di focalizzarsi su un settore”, quelo del caffè, “perché ha una rilevanza sia dal punto di vista economico che sociale importantissima”. Lo ha ricordato oggi Gerardo Patacconi, capo delle operazioni dell’International Coffee Organization (Ico), a margine dle G7 Sviluppo a Pescara. “Sono più di 25 milioni le piccole aziende che producono caffè nel mondo”, ha precisato, ricordando che “c’è un riconoscimento dell’importanza di investire nel settore del caffè”. Alla luce del “cambiamento climatico”, Patacconi ha sottolineato il “rischio che una tazzina di caffè possa arrivare a 100 dollari se non si agisce sulle piantagioni”. Secondo il funzionario dell’Ico, è importante che “molti di questi circa 5-6 milioni di produttori del caffè non raggiungono il livello di povertà e riescano a superarlo”. Per questo, occorrerebbero “un coordinamento tra tutti i paesi” e “la creazione di un fondo pubblico-privato”. “Questo processo, anche attraverso l’Ico, ha portato a interagire i paesi del G7 con l’industria del caffè mondiale e in particolare in Italia le aziende leader, Lavazza e l’Illy, hanno contribuito a creare questa iniziativa”. Concentrandosi sull’Africa, “l’ambizione è di arrivare a investimenti a livello globale nel settore del caffè”, ha precisato Patacconi. “E questo dovrebbe avvenire immediatamente dopo la conclusione dei lavori, creando un piano di lavoro con le varie agenzie nazionali, la FAO, l’Unido, l’IFAD e gli altri organismi internazionali, per mettere in pratica le soluzioni nei vari paesi”.
Tags caffè g7 pescara
Controllate anche
Mutui, cresce il numero delle domande di finanziamento
A partire dalla seconda meta’ del 2024 i finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione sono tornati a …