Istat, 11,9% degli italiani vive in famiglie con disagi

“Nonostante il miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, nel 2016 non si e’ osservata una riduzione dell’indicatore di grave deprivazione materiale, corrispondente alla quota di persone in famiglie che sperimentano sintomi di disagio. Secondo i dati provvisori del 2016, tale quota si attesta all’11,9%, sostanzialmente stabile rispetto al 2015”. Cosi’ il direttore del dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, Roberto Monducci, in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento.

“Tra il 2015 e il 2016 l’indice peggiora per le persone anziane (65 anni e piu’) (da 8,4% a 11,1%), pur rimanendo al di sotto del dato riferito all’insieme della popolazione, e per chi vive in famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (da 32,1% a 35,8%)”, spiega Monducci. Si confermano poi “gli elevati valori di disagio economico per le famiglie residenti nel Mezzogiorno (la quota delle persone gravemente deprivate e’ oltre tre volte quella del Nord), per le famiglie monogenitore con figli minori (17,5%) e tra i membri delle famiglie con a capo una persona in cerca di occupazione (35,8%), in altra condizione non professionale (a esclusione dei ritirati dal lavoro) o con occupazione part time (22,8% e 16,9% rispettivamente)”. Nel 2016 resta sopra la media la quota di bambini e ragazzi in serio disagio ma si registra una “lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti”. Sono, specifica l’Istat, “in condizione di grave deprivazione 1 milione 250 mila minori, pari al 12,3% della popolazione con meno di 18 anni”. Di certo, conclude Monducci, i dati confermano “l’urgenza

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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