Le esportazioni italiane verso i Paesi extra Ue sono cresciute del 6,4%

Le esportazioni italiane verso i Paesi extra Ue sono cresciute del 6,4% su base congiunturale ad aprile. Lo segnala l’Istat, sottolineando che le importazioni sono invece cresciute dell’1,9%. Nel trimestre febbraio-aprile, l’export ha segnato un incremento del 7,2 rispetto ai tre mesi precedenti. Ad aprile il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue e’ risultato pari a 2,292 miliardi, a fronte di un avanzo di 4,858 miliardi dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico ha raggiunto gli 8,862 miliardi (era pari a 2,901 miliardi prima). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, seppur ampio, si e’ ridotto da 7,760 miliardi per aprile 2021 a 6,570 miliardi per aprile 2022.

L’incremento su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni intermedi (-2,4%), ed e’ dovuto soprattutto all’aumento delle vendite di energia (+37,0%). Anche dal lato dell’import, la crescita congiunturale e’ determinata principalmente dall’incremento degli acquisti di energia (+14,6%). Aumentano anche le importazioni di beni strumentali (+4,0%) e beni intermedi (+3,3%) mentre diminuiscono quelle di beni di consumo durevoli (-9,8%) e non durevoli (-0,4%). Nel trimestre febbraio-aprile 2022 l’aumento, generalizzato e’ piu’ sostenuto per energia (+28,8%), beni di consumo non durevoli (+11,4%) e beni intermedi (+7,0%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale del 17,9%, cui contribuiscono in particolare i forti aumenti degli acquisti di energia (+35,2%) e beni intermedi (+14,0%). Diminuiscono gli acquisti di beni di consumo durevoli (-1,7%). Ad aprile 2022, l’export cresce su base annua del 11,8%. L’aumento, esteso a i tutti i raggruppamenti ad esclusione dei beni strumentali (-1,7%), e’ particolarmente accentuato per energia (+134,8%). L’import registra una crescita tendenziale piu’ intensa (+59,3%), molto elevata per energia (+193,8%).

Ad aprile 2022 si rilevano aumenti su base annua dell’export verso la maggior parte dei principali paesi partner extra Ue27; i piu’ ampi riguardano Stati Uniti e paesi Opec (per entrambi +19,0%), Turchia (+14,7%), Regno Unito (+13,6%) e Svizzera (+11,2%). Le vendite verso la Russia (-48,4%), in particolare, e verso Giappone (-17,0%) e Cina (-15,9%) risultano in forte calo. Gli acquisti dalla Russia (+118,8%) e dai paesi Opec (+109,6%) registrano incrementi tendenziali molto piu’ ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. Le importazioni dal Regno Unito (-2,6%) sono in lieve diminuzione.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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