L’export italiano è ripartito

“L’export si avvia come motore della ripresa a cui speriamo se ne affianchino altri come gli investimenti privati e pubblici e, progressivamente grazie a questi, la ripresa dei consumi interni”. Questo il commento del presidente dell’Ice Carlo Ferro commentando ai dati sull’andamento del commercio estero diffusi oggi dall’Istat. In una nota Ferro ha ricordato che nel corso dell’anno, con il Patto per l’export, il sistema Paese si e’ mosso per supportare le imprese e il sistema fieristico nell’emergenza, nella ripartenza e nella prospettiva verso nuovi modelli di consumo spostati sul digitale. Nel quadro della grave crisi innescata dalla pandemia nell’economia mondiale, i dati ISTAT sull’export italiano nel 2020, ha osservato il presidente dell’Ice, offrono due elementi di conforto. In primis: l’export e’ ripartito. Con un progressivo recupero nella seconda meta’ dell’anno dal -16,9% di fine maggio si e’ arrivati al -9,7% tendenziale per l’intero anno e il quarto trimestre ha segnato una crescita congiunturale del 3,3% sul trimestre precedente. La seconda considerazione riguarda l’andamento relativo. Rispetto alle importazioni: la bilancia commerciale segna un saldo attivo pari a 63,6 miliardi di euro in miglioramento del 13% sul 2019. Ferro ricorda poi che in relazione agli altri Paesi di riferimento: l’andamento del nostro export e’ stato simile a quello di Germania (-9,3%) e Spagna (-10%), ma significativamente meno sfavorevole di quello del Regno Unito (-16,7%), Francia (-16.3%), Stati Uniti (-14,6%) e Giappone (-11%). Nel quadro globale solo l’area della cosiddetta greater China (Cina, Hong Kong, Taiwan) ha segnato un andamento in crescita.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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