Secondo le proiezioni della Banca d’Italia, contenute nel documento sulle Proiezioni macroeconomiche per l’Italia – giugno 2025, il PIL dell’Italia è previsto crescere dello 0,6% nel 2025, dello 0,8% nel 2026 e dello 0,7% nel 2027. La ripresa è trainata soprattutto dai consumi interni, mentre dazi più elevati e incertezza geopolitica penalizzeranno investimenti ed esportazioni. Tali fattori, secondo le stime, sottrarranno circa 0,5 punti percentuali cumulati alla crescita nel triennio.
La Banca d’Italia ha ritoccato in meglio le previsioni sull’occupazione ma ha leggermente peggiorato quelle sulla disoccupazione di quest’anno e del prossimo, laddove ha migliorato quelle sul 2027. I ritocchi sono contenuti nella tabella delle proiezioni per l’economia italiana dell’esercizio coordinato previsionale con l’Eurosistema delle Banche centrali. Da via Nazionale viene segnalata una crescita dell’occupazione dell’1,3% quest’anno e dello 0,5% sia sul 2026 che sul 2027. Lo scorso aprile indicava più 1,1% per quest’anno, più 0,6% per il prossimo e più 0,5% per il 2027. Per la disoccupazione ora stima 6,2% quest’anno, 6,1% il prossimo e 6% nel 2027. Lo scorso aprile stimava 5,9% di disoccupazione quest’anno, 6% il prossimo e 6,1% nel 2027. La Banca d’Italia ha limato la previsione di inflazione media per quest’anno all’1,5%, mentre ha confermato l’attesa di un livello analogo nel 2026 e di una risalita al 2% nel 2027. Le cifre sono contenute nelle proiezioni per l’economia della penisola effettuate nell’ambito dell’esercizio coordinato con l’eurosistema delle banche centrali. Lo scorso aprile Bankitalia stimava un’inflazione 2025 all’1,6%.