Rincari, gli italiani tagliano del 4,4 per cento gli acquisti di prodotti alimentari

Il caro prezzi taglia del 4,4% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 rispetto allo scorso anno costretti però a spendere comunque il 7,5% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio a gennaio 2023 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; dati che mettomo in evidenzia l’impatto del caro prezzi sul carrello della spesa, dove i volumi di cibo acquistato sono diminuiti di oltre cinque volte rispetto al dato dei non alimentari (-0,9%). La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost, con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del 10,1% nelle vendite in valore. Per difendersi dagli aumenti l’81% degli italiani ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa: il 72% si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Le famiglie infatti, sottolinea la Coldiretti, vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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