Superbonus, il 50% delle imprese edili ne ha beneficiato in 2023

Oltre il 50% delle imprese attive nel settore delle costruzioni ha beneficiato delle agevolazioni legate al Superbonus nel corso del primo trimestre 2023. I dati sono stati annunciati da Bankitalia, nel nuovo fascicolo della collana ‘Statistiche’, relativo ai risultati dell’indagine sulle aspettative d’inflazione e crescita svolta tra il 24 febbraio e il 17 marzo 2023 presso le imprese italiane con almeno 50 addetti.

Quasi un terzo delle imprese della manifattura e dei servizi ha riportato un aumento delle vendite dall’inizio dell’anno, sottolineano da via Nazionale, mentre solo un quarto ne ha indicato una riduzione. Eppure, tornando al settore edilizio, le novità in relazione agli incentivi varate dal governo sembrano avere approfondito la flessione del comparto. La cui attività è calata a marzo per il quarto mese consecutivo, come emerge dall’indice S&P Global PMI che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore delle costruzioni italiano. Nel mese appena terminato si è inoltre verificata una contrazione decisamente più marcata del settore rispetto a febbraio, “a causa dell’indecisione e le continue preoccupazioni per il piano di Superbonus del governo “, come affermato da Paul Smith, Economics Director presso S&P Global Market Intelligence in un commento di accompagnamento ai dati. Nonostante questo, aggiunge Smith, “a marzo i costruttori hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo”, elemento legato “a una certa fiducia nel futuro”, per quello che è stato il quinto mese consecutivo “in cui l’occupazione è aumentata”. A pesare in positivo sulle prospettive anche il calo dei fattori produttivi del settore, in particolare dell’energia. Resta da vedere quanto inciderà nella sua totalità lo stop definitivo al Superbonus, in particolare sulla crescita del Pil: la speranza, almeno per il Rapporto annuale realizzato da AreaStudi Legacoop e Prometeia – che delinea lo scenario evolutivo dell’economia italiana per il 2023 – è che “gli investimenti finanziati dal Pnrr possano contribuire a colmare il vuoto”, anche se non va sottovalutato “l’effetto di un prevedibile allungamento dei tempi relativi alla spesa effettiva”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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