“Sono molto onorato di essere qui stasera. La mia presenza qui è come difensore dei diritti umani e sono qui per ricevere due cittadinanze onorarie in questa veste, non come Patrick Zaki. La mia presenza oggi qui è possibile grazie al vostro lavoro. Ci sono attualmente oltre 40mila prigionieri politici in Egitto e la mia storia è servita a portare attenzione su queste situazioni”. Sono le parole pronunciate da Zaki sul palco. Già nel luglio 2020 a Zaki era stata conferita la cittadinanza onoraria di un altro comune abruzzese, quello di Tollo, per iniziativa del sindaco Angelo Radica.
A consegnare la cittadinanza di Pescara sono stati i consiglieri della minoranza Michela Di Stefano (Pd), vicepresidente del Consiglio comunale, e Paolo Sola, consigliere del M5s promotore dell’iniziativa già dal 2021. “E’ partito tutto da un ordine del giorno del Movimento 5 stelle a mia prima firma, approvato in aula all’unanimità nel 2021 e poi diventato delibera lo stesso anno, il 28 giugno – spiega Sola – Ora è un onore e un piacere poter conferire ufficialmente la cittadinanza onoraria di Pescara a Patrick Zaki quale figura che con la sua storia incarna i valori di libertà di studio, libertà di pensiero, partecipazione pubblica e impegno politico, in cui anche il nostro territorio si riconosce”. “Sono molto onorata di poter consegnare la pergamena della cittadinanza a Zaki in rappresentanza del Consiglio comunale – dichiara Di Stefano – e siamo felici possa raccontarci la sua storia da uomo libero, lui che è modello di attivismo e resistenza e simbolo di speranza e libertà”.
“Sono onorato ed emozionato di dare a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria del nostro Comune, riconosciutagli da un Consiglio comunale unanime due anni fa”. È quanto dichiara il consigliere comunale di Chieti Paride Paci (Pd), oggi a Pescara per consegnare la cittadinanza a Zaki che, nell’ambito della terza giornata del FLA, presenta il suo libro “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia”. Zaki ha ricevuto la cittadinanza onoraria dei Comuni di Chieti e di Pescara. “Questa testimonianza della comunità è un buon segno: dice che nessuno può calpestare la dignità, i diritti umani di cui ognuno di noi è titolare e portatore e la democrazia. Questa pergamena, Patrick, valga come invito a Chieti, per un ritiro ufficiale davanti alla città e per un evento in cui parlare di questi temi che sono cari a tutti e prioritari per chi è istituzione in un paese democratico” dichiara Paci.