Sociale, a Pescara nuovo progetto di Housing first

Sono cominciati nei giorni scorsi i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del primo piano dell’immobile di via Tavo 310, un edificio che è stato confiscato alla criminalità e che il Comune di Pescara ha destinato a un progetto di Housing first, per accogliere le persone che vivono nella povertà estrema e non hanno una casa. Il piano terra dell’edificio è attivo e disponibile già da un anno, nell’ambito dello stesso progetto, e fino ad oggi ha accolto dieci persone, di cui sei sono tuttora ospitate nella struttura mentre altre quattro hanno lasciato questa casa perché hanno acquisito una propria autonomia, grazie al supporto fornito da On the Road, che si occupa di seguire tutti gli ospiti (individuati nei Comuni dell’Ecad 15 – Pescara – e dell’Ecad 16 Metropolitano, con Spoltore capofila).
A fare il punto della situazione è l’assessore Adelchi Sulpizio, con il sindaco Carlo Masci, che l’anno scorso, il 29 maggio, hanno tagliato il nastro in questa casa di via Tavo e quest’anno, il 25 giugno, hanno dato ufficialmente il via ai lavori per la demo ricostruzione di un altro immobile confiscato alla criminalità, in via Stradonetto 166, da destinare sempre all’housing first. Sulpizio spiega che nell’immobile di via Tavo vanno rifatti solai e porzioni di pareti, anche per una diversa distribuzione degli spazi, con il rifacimento degli impianti e l’installazione degli infissi, con finestre, persiane e porte, e poi è prevista la realizzazione di un nuovo bagno e l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, oltre alla impermeabilizzazione della copertura. I fondi destinati al primo piano dell’edificio, ricorda l’assessore, sono quelli ex Pnrr, per un importo di 257mila euro (dei 710mila euro complessivi).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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