Comuni abruzzesi protestano in piazza a Roma

Duemila persone precedute dalle quattro fasce blu dei presidenti di provincia e quelle tricolori dei sindaci si è mossa la marcia degli amministratori a Romaper richiamare l’attenzione su un territorio, l’Abruzzo, che a detta dei suoi amministratori “e’ praticamente in ginocchio” dopo l’interminabile ondata di scosse del 2016 e l’impressionante emergenza neve, culminata con la tragedia di Rigopiano. Promossa dalla Provincia di Teramo, la manifestazione e’ servita a riaccendere la speranza, se e’ vero che a consuntivo di un incontro con la presidenza della Camera e un confronto a Palazzo Chigi si e’ riaperta la strada per inserire nuovi emendamenti, “nati dal territorio”, nel secondo decreto sisma, in via di conversione in Parlamento. Il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, non ha nascosto la sua soddisfazione dopo l’incontro con il governo, incarnato dal sottosegretario al Mef con delega alla ricostruzione, Paola De Micheli. “E’ stato proficuo, abbiamo incassato la disponibilita’ da parte del governo a prendere in considerazione le nostre proposte che saranno valutate nello specifico dal Ministero dell’Economia”. Ora, ha aggiunto insieme al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, “partira’ un percorso interessante, nel frattempo salutiamo con favore l’allungamento dei tempi per l’esame degli emendamenti al nuovo dl terremoto”, riguardanti tra l’altro l’allargamento del cratere per alcuni comuni e l’esclusione delle limitazioni in particolare per la Provincia di Teramo e piu’ in generale per l’Abruzzo. Su questo punto abbiamo chiesto interventi a pioggia e altri piu’ mirati”. Il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha parlato di incontro “importante”. “Dobbiamo pensare non solo alla ricostruzione degli edifici, e su questo nel decreto ci sono una serie di misure per semplificare e accelerare, ma anche puntare fortemente – ha spiegato dopo aver incontrato una delegazione di manifestanti insieme ai vicepresidenti di Montecitorio, Luigi Di Maio e Marina Sereni – sulla ripresa del tessuto produttivo di quei territori”. Di incontro positivo ha parlato anche il deputato abruzzese Paolo Tancredi (Ap): “sono state ascoltate le istanze degli amministratori del territorio abruzzese e teramano, di cui anche io mi faccio portavoce, e ci sono spazi nel decreto Terremoto per dare le risposte attese”. Un messaggio di affetto e vicinanza ai cittadini abruzzesi lo ha espresso anche il capogruppo di FI alla Camera Renato Brunetta in un tweet, auspicando che “il governo dia risposte immediate”. L’ex presidente della Provincia di L’Aquila, ora senatrice dem, Stefania Pezzopane, ha fatto sapere di essere d’accordo sul miglioramento del dl “per ampliare il cratere, prevedere l’esenzione dalle imposte anche nelle aree non rientranti nel cratere che pero’ hanno registrato danni per il maltempo”. Forte il sostegno dell’Upi, che ha supportato la manifestazione: “al disastro del sisma – ha ricordato il presidente Achille Variati – si sono sommati su questi territori i danni gravissimi causati dal maltempo, che hanno reso ancora piu’ drammatica l’emergenza”. Pronto anche il messaggio del presidente Anci Antonio Decaro, che ha annunciato una sua visita nei territori danneggiati “per rendermi conto di persona delle difficili situazioni, che ben mi sono note, in cui vi muovete”.

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“C’e’ la piena disponibilita’ del governo ad accogliere le nostre richieste. Abbiamo una settimana in piu’ per presentare gli emendamenti. Si e’ parlato poi di sospensione delle misure fiscali”. Cosi’ gli amministratori locali abruzzesi delle zone colpite da sisma, dopo l’incontro con il sottosegretario all’economia Paola De Micheli. Della delegazione hanno fatto parte tra gli altri il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il presidente provincia di Pescara Antonio Di Marco, Mario Pupillo, presidente della provincia di Chieti. “Abbiamo chiesto interventi mirati per alcune zone e a pioggia per altre. Noi vigileremo. Ma oggi possiamo dire che inizia un percorso”, spiega Brucchi.

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Quasi mille persone in rappresentanza di decine di comuni delle zone colpite dal terremoto manifestano a piazza Montecitorio. Protestano gli amministratori locali delle province di Teramo, L’Aquila, Pescara e Chieti. “L’Abruzzo merita rispetto, soprattutto dal governo. Vogliamo certezze sul futuro senza alcuna esitazione viste le tragedie che si sono consumate sul suo territorio, a cominciare dall’albergo di Rigopiano”, spiega il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, che insieme ad altri amministratori incontrera’ la presidenza della Camera. “Le province dell’Abruzzo non possono piu’ sottacere alla situazione di grave emergenza che stanno vivendo. I parlamentari prendano in mano la situazione e predispongano risposte utili secondo quanto previsto dal loro ruolo. Questa situazione di stallo e’ intollerabile”, aggiunge. Tanti i primi cittadini in piazza, a reggere i gonfaloni dei rispettivi comuni. Sugli striscioni slogan che trasmettono lo sfinimento delle popolazioni colpite dalla doppia emergenza, il sisma e il maltempo. “Noi a Basciano abbiamo 4 chiese, e sono tutte e 4 cadute. Gli sfollati sono 150 su 2mila abitanti. Eppure ospitiamo anche una ottantina di migranti. Delle 4 scuole che abbiamo, non ce n’e’ una sola che sia a norma. Siamo gente orgogliosa. Non ci facciamo sentire. Ma ora e’ il momento di darci una mano”, spiega Ercole De Filippo, vicesindaco del piccolo comune abruzzese. 

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Manifestazione di rappresentanti e abitanti di 47 Comuni appartenenti alla provincia di Teramoe non solo, per dare voce a coloro che si trovano in grandi difficoltà e che da tempo si trovano in situazione di emergenza a causa del terremoto e del maltempo, senza avere risposte dal governo.

“Il nostro territorio e’ in ginocchio, dopo che a gennaio si sono sommato due eventi, uno eccezionale, vale a dire una nevicata di dimensioni mai viste e quattro scosse di terremoto che hanno aggravato ulteriormente la situazione”. Lo ha riferito a margine della manifestazione degli amministratori abruzzesi, che si sta tenendo in questi minuti a Roma, il presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino. “Serve una delibera per far fronte a una grave situazione di emergenza, che contenga al suo interno misure eccezionali anche per il sostegno delle imprese locali. Oggi alla presidenza della Camera e al governo – ha proseguito Di Sabatino – presenteremo vari emendamenti da inserire nel decreto sisma. Oggi parte una staffetta per ricordare agli italiani la grave situazione che vive il nostro territorio”, ha concluso.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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