Progetto di riqualificazione per il circolo canottieri La Pescara

Avrà presto nuova vita la palazzina del circolo canottieri ‘La Pescara’, storico edificio del capoluogo adriatico che rappresenta uno dei simboli della città. Stamani la presentazione del progetto preliminare dopo lo stanziamento, da parte del ministero per i Beni e le attività culturali, di risorse pari a 1,8 milioni di euro. Presenti all’iniziativa, tra gli altri, il sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Gianluca Vacca, la soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, Rosaria Mencarelli, il vicesindaco di Pescara, Antonio Blasioli, e il presidente del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro. L’edificio, risalente al 1934 e vincolato dalla Soprintendenza, fu acquisito nel 2014 dal Comune, che subentrò alla Provincia. Il circolo canottieri, nato nel 1924, è l’associazione sportiva più antica di Pescara. Tra i soci anche Gabriele D’Annunzio che coniò il prezioso motto dei canottieri “Arranca sotto”. L’idea progettuale nasce proprio dalla volontà di riqualificare un’area protagonista della storia dell’evoluzione di Pescara. L’obiettivo è riqualificare il lungargine a verde, così come si presentava fino agli anni ’70 prima della costruzione dei percorsi carrabili, ripristinando il rapporto un tempo esistente tra il circolo e il fiume, oggi separati dalla strada. L’ipotesi progettuale prevede la deviazione del flusso carrabile e l’introduzione di percorsi ciclopedonali, con l’obiettivo di far sì che l’area torni ad essere fruibile per attività all’aperto. Mencarelli sottolinea come lo scopo sia quello di “arrestare uno stato di degrado molto preoccupante e di recuperare la pienezza figurativa di un’opera tra le più interessanti del panorama dell’architettura moderna abruzzese, recuperando l’area di pertinenza dell’edificio, a forte vocazione sportiva e di aggregazione sociale. Attraverso il restauro – dice la soprintendente – sarà possibile ancora assicurarne l’uso originario”. “Questo è un giorno di festa – afferma Vacca – perché iniziamo a riappropriarci di uno degli elementi identitari più forti della città. Si tratta di un edificio che ha un importante valore simbolico e sociale. L’iniziativa in corso è un esempio virtuoso di collaborazione tra enti. Riqualificazione, anche in base alle disposizioni europee, ormai è la parola chiave nelle nostre città”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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