Asse attrezzato Chieti – Pescara, il Ministero riconosce la valenza nazionale dell’arteria stradale

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una lettera inviata al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio,  riconosce “la valenza nazionale dell’asse attrezzato Chieti-Pescara” e la necessità che “questa venga acquisita stabilmente nel patrimonio statale e gestita in via ordinaria da Anas”, ma perché ciò avvenga e per cancellare tutti i debiti che la costruzione della strada si porta dietro, circa 14 milioni ancora pendenti, occorre “apposita norma”. I debiti derivano soprattutto dagli espropri effettuati per la realizzazione dell’opera, perché i proprietari di questi terreni hanno sostenuto che “i propri appezzamenti avevano un valore pari a quasi 10 volte quello calcolato, e la Farsura Costruzioni, oggi in fallimento, vanta un credito, con il ministero, di 1,3 milioni. “Dopo oltre 20 anni, con sentenza passate in giudicato, – scrive il ministero – è possibile stimare in circa 14 milioni le somme da corrispondere, per permettere ad Anas di entrare definitivamente in possesso dei sedimi stradali”. Dodici milioni in favore dei cittadini espropriati, come stabilito con sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila numero 326 del 2001; 1,9 milioni da dare all’impresa costruttrice e oltre 580 mila euro “per i rimanenti lotti di completamento, per i quali non è stato emesso decreto di esproprio ma solo autorizzazione provvisoria all’occupazione delle aree, in parte riconosciuti con sentenze del Tribunale civile di Chieti e in parte con sentenza della Corte d’Appello; in parte non ancora riconosciuti in quanto alcune ditte non hanno ancora formalmente avviato il contenzioso”.  Serve adesso una norma parlamentare che garantirà il saldo del dovuto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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