Boom di domande in Abruzzo per i contributi per le opere pubbliche

foto profilo facebook Ministero dell’Interno

Sono 5.974 le richieste avanzate dagli enti locali , comuni, unioni ed enti locali per accedere ai contributi del Viminale per finanziare spese di progettazione per opere pubbliche che sono state rigettate, sebbene fossero idonee, per insufficienza delle risorse. Ai 1.494 progetti ammessi sono stati distribuiti poco meno di 300 milioni di euro a fronte di istanze con un peso specifico complessivo che supera 1,1 miliardi. Le risorse in questione derivano da un fondo, gestito dal Ministero dell’Interno, che è stato istituito dalla Legge di bilancio del 2020 e conta su un plafond da 85 milioni per il 2020, 128 milioni per il 2021, 320 per il 2022, 350 milioni per il 2023 e 200 milioni per ognuno degli anni dal 2024 al 2031 (successivamente incrementati di 100 milioni annui per l’anno corrente e il prossimo), La norma istitutiva del fondo è stata pensata per favorire gli investimenti, da parte degli enti locali, in opere pubbliche che perseguano una di queste finalità: messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e messa in sicurezza ed efficientamento energetico di edifici pubblici (con priorità alle scuole). Di fatto le coperture sono state sufficienti a finanziare soltanto un terzo dei progetti volti a realizzare degli interventi appartenenti alla prima di queste categorie, alle quali la norma istitutiva di questi contributi assegna la priorità.

I fondi sono andati soprattutto a coprire le spese di progetti esecutivi. A quelli di fattibilità tecnico-economica è andato meno di un quarto delle risorse. A livello territoriale, i più penalizzati sono stati gli enti locali del nord Italia che si sono visti “bocciare” l’86% delle richieste. Nonostante godessero della riserva del 40%, anche il 76% dei progetti candidati dagli enti del Mezzogiorno non è stato ammesso al finanziamento per insufficienza delle risorse di bilancio. In linea con quelli delle amministrazioni del centro, fuori nel 77% dei casi.Secondo i dati del Centro studi enti.locali, Il 63% delle risorse – pari a oltre 188 milioni – è stato assegnato a comuni, unioni e comunità montane del Sud Italia e sarà impiegato per finanziare 822 progetti, nella maggior parte dei casi esecutivi. Quasi 67 milioni di euro (22%) andranno a coprire le spese di progettazione di 291 opere pubbliche situate in enti del centro Italia. I restanti 44 milioni (15%) contribuiranno invece a diminuire il rischio idrogeologico nel nord del Paese. A livello regionale, spicca – sia per numero di istanze accolte che per importo – l’Abruzzo che ha catalizzato quasi un quarto delle risorse nazionali (68,6 milioni per 303 progetti), seguita dalla Campania, che si è vista accogliere 159 richieste per circa 42 milioni, le Marche (152 istanze finanziate con circa 34 milioni) e il Lazio (29 milioni per 115 progetti). Oltre 27 i milioni diretti in Calabria per sostenere il costo di 104 progetti per la messa in sicurezza del territorio. L’elenco prosegue con il Molise (24 milioni per 131 richieste), il Piemonte (198 istanze finanziate con poco meno di 20 milioni di euro, la Basilicata (65 progetti e quasi 18 milioni). Molto più contenute le risorse distribuite tra le 10 regioni restanti. Guidano Veneto e Lombardia con, rispettivamente, 59 e 78 domande accolte e 10 e 6,8 milioni di euro assegnati. Segue la Puglia con 5 milioni di euro (24 istanze), l’Emilia Romagna con 4,1 milioni (19 progetti), la Sicilia con 3,3 milioni e 21 domande accolte, la Liguria (3,2 milioni per 26 progetti), l’Umbria, con 14 istanze finanziate da circa 3 milioni di euro. Dieci le domande accolte in Toscana e finanziate da circa 715mila euro e soltanto un progetto ammesso targato Valle d’Aosta, al quale sono stati destinati 124mila euro. Le opere pubbliche i cui progetti sono stati finanziati in misura più consistente serviranno a realizzare, nell’ordine: degli interventi localizzati nel Golfo di Salerno (1.994.144 euro), il consolidamento e la stabilizzazione geotecnica del centro abitato del comune di Sant’Arcangelo, in provincia di Potenza (1.974.856 euro) e a mettere in sicurezza l’area del medio e alto bacino idrografico dei torrenti Selva dei Santi e Vallone dei Lauri nella comunità montana Gelbison e Cervati, nel salernitano.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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