Secondo i dati dell’ufficio Analisi e ricerche della Fabi, il totale dei finanziamenti delle banche alle famiglie vale 662 miliardi di euro: di questi, 427 miliardi sono mutui, 121 miliardi credito al consumo (acquisti a rate) e 114 miliardi prestiti personali per spese impreviste (salute), viaggi e vacanze. I tassi d’interesse su credito al consumo e altri prestiti personali si attestano in media l’8% con un calo, dopo l’ultimo taglio del costo del denaro deciso dalla Bce, che potrebbe portarli a circa il 7,5%.
“Molte famiglie si indebitano per mantenere intatto lo stesso stile di vita. Molte altre si indebitano per mantenere un’apparenza sociale, soprattutto sui social: c’e’ il cosiddetto ‘effetto Instagram’ che spinge le persone a esibire viaggi. I prestiti e i mutui sono importanti, ma prima di chiederli bisogna farsi bene i conti, chiedere consigli a chi lavora in banca. Occorre prestare attenzione, pur non demonizzando il credito e gli acquisti a rate: il benessere che e’ percepito oggi si puo’ trasformare in peso domani, a causa di possibili rischi da sovraindebitamento”. Lo ha detto Sileoni, nel corso della trasmissione Mattino Cinque News in onda su Canale 5, per spiegare il boom di prestiti chiesti per sostenere le spese legate alle vacanze.
“Ci sono cinque regole da seguire – ha spiegato il segretario generale della Fabi – avere sempre chiaro in mente il bilancio familiare, costruire un piccolo fondo d’emergenza (ad esempio mettendo da parte 50 euro al mese), non fidarsi solo delle offerte online sui prestiti, perche’ possono nascondere costi occulti, andare in banca per avere consigli e scegliere la soluzione piu’ adatta e piu’ educazione finanziaria cioe’ informarsi sempre il piu’ possibile”. Anche se la sua categoria ha ottenuto incrementi record, Sileoni si e’ preoccupato di ribadire, in televisione, che “occorre rinnovare al piu’ presto tutti i contratti collettivi con aumenti importanti”. Cio’ perche’ “aumentare le retribuzioni garantisce una vita migliore alle famiglie e serve anche per far crescere l’economia grazie a consumi stabili”.