Calo record della spesa per consumi delle famiglie nel 2020

Calo record della spesa per consumi delle famiglie nel 2020. Secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro) con una flessione del 9,1% rispetto al 2019. Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).

La stima preliminare della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia, spiega l’Istat, e’ pari a 2.328 euro mensili in valori correnti, in calo del 9,1% rispetto ai 2.560 euro del 2019, sostanzialmente in linea con la diminuzione generale del Pil. Si tratta del calo piu’ accentuato dal 1997 (anno di inizio della serie storica) che riporta il dato medio di spesa esattamente al livello del 2000. Si puo’ ricordare che, a seguito della crisi del debito sovrano, il biennio 2012-2013 e’ stato il periodo di maggior contenimento delle spese delle famiglie osservato tra il 1997 e il 2019, ma in quella occasione il calo rispetto al 2011 si era fermato al 6,4% . Nel corso del 2020, le spese per consumi hanno seguito un andamento condizionato dalle restrizioni imposte dalle misure di contrasto alla pandemia via via introdotte.

Il calo complessivo del 9,1% e’ infatti determinato dalle variazioni tendenziali, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a -4,7% nel primo trimestre, -17,4% nel secondo, -4,5% nel terzo e -9,5% nel quarto trimestre dell’anno. Il calo delle spese per consumi delle famiglie e’ diffuso su tutto il territorio nazionale ma risulta piu’ intenso nel Nord Italia (-10%), seguito dal Centro (-8,9%) e dal Mezzogiorno (-7,3%). In valori assoluti, pero’, la spesa media piu’ elevata si osserva come sempre nel Centro-nord, dove si attesta poco sopra i 2.500 euro mensili, a fronte dei circa 1.900 euro che si registrano invece nel Mezzogiorno.

Rispetto al 2019, rimangono sostanzialmente invariate la spesa per alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e quella per abitazione, acqua, elettricita’ e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili). Si tratta, infatti, di spese difficilmente comprimibili, solo marginalmente toccate dalle restrizioni governative e che possono essere state favorite dalla maggiore permanenza delle famiglie all’interno dell’abitazione. Diversamente, la spesa per tutti gli altri capitoli, che nel 2020 vale complessivamente 967 euro al mese, e’ scesa del 19,4% rispetto ai 1.200 euro del 2019, con diminuzioni drastiche per Servizi ricettivi e di ristorazione (-39%), Ricreazione, spettacoli e cultura (-26,5%), Trasporti (-24,6%) e Abbigliamento e calzature (-23,2%).

E’ cambiata, rileva l’Istat, la composizione della spesa complessiva per consumi delle famiglie. Le spese per alimentari e abitazione sono infatti passate dal rappresentare il 53,1% del totale nel 2019 al 58,4% nel 2020: in particolare, tra le famiglie in poverta’ assoluta, per le quali le voci destinate al soddisfacimento dei bisogni primari pesano maggiormente, tali capitoli rappresentano nel 2020 il 77,1% della spesa totale, a fronte del 56,8% delle famiglie non povere.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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