Divario Nord – Sud, pochi laureati ed emigrazione aumentata

I residenti del Mezzogiorno mostrano una minore incidenza di laureati, con un divario crescente nel tempo. Nel 2020 era di circa 7 punti per la popolazione tra i 15 e i 64 anni e di circa 9 punti per la popolazione tra i 25 e 34 anni. E’ quanto emerge nel rapporto di Bankitalia sul divario Nord-Sud. La mobilità in uscita degli individui in possesso di una laurea contribuisce significativamente all’erosione del capitale umano del Mezzogiorno. Secondo i dati dell’Istat sui trasferimenti di residenza, nel periodo 2007-2019 ogni mille laureati residenti nell’area 209 sono emigrati, una probabilità di muoversi più che doppia rispetto a quella della popolazione nel suo complesso (90 individui ogni mille). In termini assoluti, su 1,8 milioni di cancellazioni dalle anagrafi comunali delle regioni meridionali 400 mila si riferivano a laureati e la gran parte di queste ha avuto come destinazione le regioni del Centro Nord, mentre una parte residuale l’estero.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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