Eurostat, Abruzzo mostra un tasso di rischio di povertà superiore alla media Ue

La Calabria registra il tasso più alto di rischio di povertà o esclusione sociale nell’Unione europea. Lo rivela l’ultima indagine di Eurostat sulla base dei dati del 2023. Il 48,6% – la porzione della popolazione rispetto al totale che è esposta a rischio di povertà – è inferiore solo al 60,3% fatto registrare dal territorio di oltremare francese della Guyana, ed è oltre il doppio del 21,4% dell’Ue, in cui sono oltre 94 i milioni di persone in questa situazione. Tra le dieci regioni più a rischio di povertà in Ue anche Campania (44,4%) e Sicilia (41,4%). Il rischio di povertà, specifica Eurostat, si verifica quando una persona è carente in almeno sette dei 13 elementi individuati dall’istituto statistico per definire una situazione di deprivazione sociale o ha lavorato non oltre il 20% del tempo che potenzialmente nell’anno prima si presume avesse potuto dedicare al lavoro. Tutte le regioni del Nord Italia si collocano sotto la media europea. Tra le regioni del Centro Italia, Molise, Lazio, Abruzzo e Sardegna mostrano un tasso di rischio di povertà superiore alla media Ue. “Nel 2023, le persone che vivevano nelle regioni capitali di alcuni Paesi dell’Ue avevano generalmente meno probabilità di essere a rischio di povertà o esclusione sociale rispetto alle loro controparti che vivevano nel resto del Paese”, si legge nell’articolo di Eurostat.

Questa disparità, si precisa, è più pronunciata in Romania, dove il tasso nazionale è stato del 32%, rispetto al 12,3% della regione di Bucarest-Ilfov. Analogamente, in Polonia, il tasso nazionale è stato del 16,3%, mentre nella regione di Varsavia-Stoleczny era solo dell’8,9%. In Croazia, il tasso nazionale è pari al 20,7%, mentre a Grad Zagabria, la regione della capitale Zagabria è dell’11,9%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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