Export, l’Abruzzo ha una propensione del 29.5 per cento secondo Intesa Sanpaolo

L’Abruzzo ha una buona incidenza di manifatturiero nel tessuto economico che favorisce una propensione all’export pari al 29,5%, in linea con la media italiana (29,2%). Come altre regioni del Mezzogiorno, ha anche una maggior incidenza di imprese di piccole dimensioni (75% gli addetti nelle imprese micro e piccole verso una media italiana del 70%) che potrebbero risentire maggiormente degli effetti dell’attuale crisi per la minore forza contrattuale nel trasferire a valle gli incrementi di costi. Le esportazioni dell’Abruzzo sono cresciute nel 2021 ma non hanno ancora recuperato del tutto quanto lasciato sul terreno durante la pandemia: i livelli di export del 2021, 8,6 miliardi, segnano un +5% rispetto al 2020 ma sono ancora sotto dell’1% rispetto al 2019.L’automotive, che da solo assorbe circa la metà dei flussi delle esportazioni regionali, è calato del 2% nel 2021 (-13% rispetto al 2019).

L’effetto congiunto dell’introduzione dei dazi e dei colli di bottiglia creati dalla pandemia sta portando ad un ripensamento delle filiere di fornitura verso un avvicinamento degli approvvigionamenti, trend che con ogni probabilità sarà ancora più cruciale alla luce delle nuove criticità create dal conflitto. Tra le filiere più rappresentative dell’economia abruzzese, oltre all’alimentare e bevande (che conta oltre 2mila unità locali e 12.300 addetti) e all’abbigliamento (con oltre 780 unità locali e 6700 addetti) sono cresciute in regione la meccanica, che conta oggi 419 unità locali (erano 403 nel 2012) con un’occupazione complessiva di oltre 4.660 addetti (erano circa 4mila nel 2012) e l’automotive con 118 unità locali (erano 106 nel 2012) e 12.170 addetti circa (dagli 11.700 del 2012). Queste filiere a loro volta attivano altre produzioni, come i prodotti in metallo (1.430 unità locali e circa 10.400 addetti in Abruzzo), la gomma e plastica (229 unità locali e oltre 4.200 addetti), l’elettronica (96 unità locali e 2.870 addetti). E’ quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Intesa Sanpaolo che è stata illustrata a Chieti nell’incontro “Costruire il futuro: strategie e opportunità per l’economia abruzzese” organizzato dall’istituto di credito e che ha visto la partecipazione del mondo associativo e imprenditoriale locale.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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